Le possibili convocate azzurre del volley per le Olimpiadi di Tokyo 2021
In attesa dei Giochi Olimpici invernali che il nostro paese ospiterà con orgoglio nel 2022 nella location di Milano e Cortina d’Ampezzo, tutti gli sportivi e appassionati attendono la prossima estate.
Da giugno ad agosto andranno in scena due manifestazioni molto amate: l’Europeo per nazioni di calcio e le Olimpiadi di Tokyo 2021, che si terranno tra il 23 luglio e l’8 agosto in Giappone.
Ci sarà la nostra nazionale di volley femminile, per la quale c’è tanta attesa, dunque vediamo le possibili convocate per la manifestazione olimpica fra cui ci sono poche certezze e tanti ballottaggi, per una nazionale che ha fatto molto bene nel biennio appena trascorso.

Italia di volley femminile ottava nel ranking FIVB
Gli ultimi Giochi Olimpici per la nazionale italiana di volley avevano deluso e non poco le aspettative: la squadra azzurra aveva concluso l’Olimpiade di Rio de Janeiro con un nono posto.
Un vero peccato, nonostante l’Italia femminile guidata dal selezionatore Davide Mazzanti, vincitore di tre scudetti nel campionato italiano, sia in nona posizione del ranking FIVB.
Inoltre, due anni fa, al Mondiale del 2018 tenutosi in Giappone, l’Italia aveva ottenuto risultati ottimi, piazzandosi seconda dietro la Serbia, dopo una finale persa per 3-2 a Yokohama.
Protagonista di quella competizione, oltre alla campionessa del mondo Tijana Bošković dichiarata miglior giocatrice del torneo, fu la nostra Paola Egonu: migliore marcatrice con 324 punti.
E l’Italia si è portata a casa un altro titolo ancora l’anno scorso all’Europeo “itinerante” organizzato da Turchia, Polonia, Ungheria e Slovacchia, piazzandosi terza dietro la Serbia vincitrice del titolo e ai padroni di casa della Turchia.
Le premesse per le Olimpiadi 2021 sono molto positive e il CT Mazzanti è speranzoso, anche se le quote di volleyball non considerano l’Italia fra le favorite alla vittoria finale.

Olimpiadi 2021: attesa per il volley femminile e per le quattro discipline esordienti
I Giochi Olimpici, arrivati alla loro trentaduesima edizione, sono attesi fra le altre cose per gli esordi di quattro nuove discipline.
Faranno infatti la loro prima apparizione nella rassegna olimpica il surf, l’arrampicata, lo skateboard e il karate. Quest’ultima specialità desta particolare curiosità, giacché il Giappone è la terra in cui questa arte marziale è nata e si è sviluppata.
Come detto, sale l’entusiasmo per l’inizio dei Giochi Olimpici e la nazionale italiana di pallavolo femminile ci tiene a confermare quanto di buono fatto nell’ultimo biennio, con un argento e un bronzo conquistati in due competizioni ufficiali.
Partiamo dalle certezze, che sono precisamente tre per coach Mazzanti: Paola Egonu, Miriam Sylla e Monica De Gennaro, oltre al capitano Cristina Chirichella.
La maggior parte degli altri ruoli sono in ballottaggio, come ad esempio la posizione della palleggiatrice che fino a oggi appare appartenere alla Malinov, ma il miglioramento palese di Alessia Orro potrebbe mettere in discussione questa gerarchia.
Elena Pietrini, schiacciatrice di grande efficienza sembra aver messo alle spalle la “discussione” dello scorso anno con coach Mazzanti.
Dovrebbe quindi anche lei far parte delle dodici scelte, insieme alle due sorelle Caterina e Lucia Bosetti, per rappresentare l’Italia del volley femminile alle Olimpiadi in Giappone.
Un anno in più rispetto alla data originale dell’inizio delle Olimpiadi può aver fatto bene all’Italia di Mazzanti: maturità, più compattezza e maggiore affiatamento potrebbero risultare elementi decisivi a Tokyo.
In un’Olimpiade ricca di novità, di quattro nuove discipline e di una manifestazione all’insegna della tecnologia, l’Italia di Mazzanti è invece a caccia di conferme: il biennio appena trascorso deve rappresentare solo una parte del percorso iniziato, e non l’arrivo.
Una medaglia nella pallavolo femminile alle Olimpiadi all’Italia manca, e forse è arrivato il momento giusto per arrivare sul podio.