Veneto

Lavoro in Veneto: tiene occupazione a luglio in veneto grazie a stagionali. In calo le assunzioni nell’industria

Il saldo positivo registrato nel mese di luglio, condizionato dalla stagionalità turistica estiva, conferma nell’insieme il trend occupazionale positivo osservato nella prima parte dell’anno.

Nei primi sette mesi del 2023 il bilancio del mercato del lavoro dipendente privato in Veneto è positivo per +85.400 posizioni di lavoro confermando la complessiva crescita occupazionale già evidenziata nella parte iniziale dell’anno ma che, a partire dal mese di maggio, ha mostrato alcuni segnali di rallentamento.

Il volume complessivo delle assunzioni effettuate nei primi sette mesi dell’anno si mantiene elevato, al di sopra dei livelli registrati nel 2019 (+6%) ed in crescita del +1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche nel mese di luglio le assunzioni continuano ad essere maggiori di quelle registrate nel 2019.

La leggera flessione della domanda di lavoro e la contestuale riduzione delle cessazioni sembrano tuttavia avvalorare l’ipotesi di una progressiva diminuzione della mobilità complessiva del mercato del lavoro, risultata particolarmente intensa nel periodo post-pandemia e che ora, grazie anche all’espansione del tempo indeterminato, mostra un progressivo ridimensionamento.
La riduzione delle cessazioni registrata nel mese di luglio, a fronte di un calo delle assunzioni più contenuto, è infatti la principale determinante del bilancio positivo che risulta trainato, ancora una volta, dal tempo indeterminato.

Il bilancio dei primi sette mesi del 2023 è positivo e migliore di quello del 2022 in quasi tutte le province del Veneto.
Nel complessivo periodo gennaio-luglio, al netto delle oscillazioni mensili, il rafforzamento delle posizioni di lavoro in essere e della domanda di lavoro in agricoltura e nel terziario si contrappone ad una flessione nel comparto industriale.
L’attenuazione della crescita occupazionale osservata nel settore industriale (pur a fronte di un saldo che comunque continua a mantenersi positivo) interessa diffusamente i diversi ambiti occupazionali, risultando tuttavia più marcata nel metalmeccanico, nell’industria chimico-plastica ed in alcuni settori del made in Italy.

Il rafforzamento registrato nel terziario si associa invece ad una nuova espansione delle assunzioni e delle posizioni di lavoro in essere nelle attività turistiche e nel commercio.

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