La strage in A28/Le drammatiche immagini dell’incidente costato la vita a 2 ventenni trevigiane
Il tragico incidente in A28: le due vittime sono trevigiane, grave una neonata, ferita anche la sorellina di 2 anni
Viaggiavano tutte insieme in autostrada A28 dirette a Conegliano su una Fiat Panda, di cui è rimasto ben poco dopo il violentissimo urto con un Land Rover Freelander guidato ad alta velocità da un 61enne cittadino bulgaro residente a Pordenone, poi fuggito.
Le vittime di una tragedia assurda sono due cugine di 21 e 25 anni, Jessica Fragasso, 20 anni, residente a Mareno di Piave, e Sara Rizzotto, 26 anni, di Conegliano, e due bimbe, una di due anni e mezzo e la sorellina di pochi mesi, ferite.
L’incidente è accaduto ieri sera alle 19:40 sulla corsia in direzione Conegliano dell’A28 tra le uscite di Villotta e Azzano decimo.
Le ragazze viaggiavano su una Fiat Panda e rientravano dopo aver trascorso la domenica assieme a Caorle, erano seguite dai genitori della 25enne a bordo di una 500.
Sono stati proprio loro ad assistere impotenti alla tragedia con l’arrivo del Defender che prima tocca la 500 e poi fuori controllo investe, trascina e devasta la Panda per poi finire a ruote all’aria.
All’arrivo dei soccorsi, le due ragazze erano già decedute.
Per liberare i loro corpi è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di San Vito e Pordenone.
Sul sedile posteriore c’erano due bambine piccole. Entrambe sono state trasferite all’ospedale di Udine, con ferite gravi, ma non sarebbero in pericolo di vita.
La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli agenti della Polstrada di Pordenone.
L’investitore, alla guida del pesante Defender finito ruote all’aria, seppure contuso, è riuscito a saltare la rete e dileguarsi tra i campi.
La sua fuga è durata poco: ha lasciato lo smartphone nell’abitacolo, recuperato dalla polizia stradale, è stato la chiave per rintracciarlo,
Sul cellulare è arrivata una telefonata e gli agenti sono riusciti ad avere elementi utili per risalire all’identità del responsabile, catturato poco dopo. Il magistrato ha dichiarato il suo fermo e quindi l’arresto per omicidio stradale plurimo. Alla prova dell’alcoltest svolto poche ore dopo l’incidente, il suo tasso alcolico era tre volte il consentito.
Sotto shock il padre di Jessica che ha seguito tutti gli istanti dalla sua 500.
Sconvolto e colpito da malore, è stato ricoverato in ospedale e poi sedato.
La situazione è tornata alla normalità dopo la mezzanotte, quando i rilievi sono terminati, i tre veicoli rimossi e l’autostrada, riaperta.