La linea Sacile – Gemona: odg per il completamento
La linea ferroviaria Sacile – Gemona torna al centro dell’attività politica, mentre sembra essere foriera più di lamentele da parte dei sacilesi (per il passaggio a livello sulla statale 13), che di passeggeri sui convogli della linea stessa.
Il consigliere regionale Emanuele Zanon ha presentato un ordine del giorno approvato dalla Giunta Fedriga ed intitolato: “Ferrovia Sacile-Gemona, quale futuro?”.
Presentato durante i lavori legati all’approvazione della legge di Stabilità, l’atto di indirizzo ha impegnato il Presidente della Regione e la Giunta a compiere ogni azione presso il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per completare i lavori atti alla riapertura al trasporto passeggeri e merci dell’intera linea ferroviaria Sacile-Gemona e a provvedere alla sostituzione del passaggio a livello lungo la Strada Statale 13 a Sacile con uno di ultima generazione che renda fluido e sicuro il traffico viabile.
Zanon, esponente di Regione Futura, ricorda che “il 28 ottobre scorso sono intercorsi 90 anni dall’inaugurazione della Ferrovia Pedemontana nella sua tratta occidentale fra Sacile a Pinzano, ma la suggestiva ferrata è stata sospesa al traffico passeggeri il 6 luglio 2012 a seguito di una frana che comportò lo svio di un’automotrice”.
“Solo dopo una grande mobilitazione – aggiunge il consigliere, che è confluito di recente nel Gruppo Misto – promossa da Comitati, Associazioni, cittadini e Comuni del territorio, la linea ferroviaria Sacile-Gemona è stata parzialmente riaperta al traffico passeggeri l’11 dicembre 2017 nella sola tratta Sacile-Maniago, ma nonostante le innumerevoli sollecitazioni, anche del sottoscritto, le corse del treno passeggeri non sono state prolungate né verso Travesio né tantomeno sino al capolinea di Gemona del Friuli”.
“Non di minore importanza – sottolinea ancora Zanon – è la questione del passaggio a livello che attraversa la strada statale 13 Pontebbana a Sacile, dove si susseguono i disagi dovuti al protrarsi della chiusura delle sbarre ben oltre il transito del treno, creando perturbazioni alla viabilità”.
Il Consigliere regionale ricorda che “la Regione Friuli Venezia Giulia ha investito risorse proprie per la riqualificazione ancora in corso delle stazioni e per la promozione della linea ai fini turistici, anche attraverso la programmazione di numerose corse dei treni storici gestiti dalla “Fondazione Fs Italiane” che hanno percorso l’intera tratta con grande successo di pubblico”.
“Oggi più che mai – conclude Zanon – si sente la necessità di garantire anche in un’area marginale come quella della Pedemontana del Friuli un’opportunità di trasporto pubblico veloce, sicura ed ecologica che possa favorire il movimento dei pendolari e la crescita del turismo cosiddetto lento”.