La grandine killer di martedì notte, tra San Polo e Oderzo ha fatto strage di uccelli

I chicchi grossi di grandine che sono caduti nella notte tra martedì e mercoledì scorso, hanno lasciato a terra nel percorso tra San Polo di Piave, Tempio di Ormelle e via Santa Maria del Palù, numerose carcasse di uccelli.
Decine di merli, passeri, cornacchie, tortore uccisi dai chicchi di ghiaccio.
Già mercoledì mattina nei campi devastati dalla grandine sono stati rinvenuti uccelli morti a terra.
I chicchi caduti dal cielo, in alcuni casi più grandi di noci, non hanno lasciato scampo ai volatili.
Si sono salvati i pennuti che avevano il nido ricavato in un tronco o sotto un tetto.
Gli altri sono stati sorpresi sui rami degli alberi che sono stati spogliati dalla violenza della grandine.
Molti sono rimasti feriti, ali o zampe spezzate e sono morti nel giro di pochi giorni.
Le carcasse ritrovate al suolo presentano i classici segni delle sassate, compatibile con la grandine con vistose ferite al capo.
Un agricoltore, nel suo orto, si è perfino imbattuto in una biscia anche lei vittima della grandine con il ventre molle squarciato.
Ci vorrà tempo prima che questa striscia di terra colpita da un fortunale così devastante possa tornare a ripopolarsi con questo tipo di fauna.