Pordenone

La comunità e la dimora di Pordenone nella campagna dell’8×1000 della Cei

8xmille Chiesa cattolica: la Comunità e la dimora di Pordenone è una delle opere al centro della nuova campagna informativa della CEI.
Non è mai solo una firma. È di più, molto di più.
Con questo claim parte la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere.
La campagna, che racconta sette storie di speranza e di coraggio, illustra come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei cittadini, riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose.


Così un piatto di minestra, una coperta, uno sguardo diventano molto di più e si traducono in ascolto e carezze, in una mano che si tende verso un’altra mano, in una scelta coraggiosa di chi si mette quotidianamente nei panni degli altri.
“La nuova campagna ruota intorno al ‘valore della firma’ e a quanto conta in termini di progetti realizzati – afferma il responsabile del Servizio Promozione della CEI Massimo Monzio Compagnoni – Chi firma è protagonista di un cambiamento, offre sostegno a chi è in difficoltà.
È autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno.
Grazie alle firme di tanti cittadini la Chiesa cattolica ha potuto mettere a disposizione del Paese un aiuto declinato in moltissime forme”.

Quest’anno la campagna fa tappa a Pordenone per raccontare “La Comunità e la Dimora”, un progetto di accoglienza, promosso dalla Caritas diocesana di Concordia – Pordenone in collaborazione con associazioni del Terzo settore, Realtà ecclesiali ed Enti Locali e realizzato grazie al coinvolgimento della comunità cristiana e civile insieme ad alcune parrocchie del territorio.

Finanziata nell’ultimo biennio con 150.000 euro, provenienti dai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica (81.300 euro nel 2019 e 68.700 nel 2020), l’iniziativa si articola in un sistema integrato di servizi per persone in grave marginalità e disagio abitativo mediante una serie di soluzioni, diversificate sia per tipologia (dormitori, appartamenti, canoniche, strutture comunitarie) che per diffusione territoriale.


Una realtà che si basa sul coinvolgimento delle comunità, su un’équipe multidisciplinare e su un’ampia squadra di volontari; è proprio grazie all’impegno di questi ultimi che è stato rafforzato il lavoro di animazione della Comunità attraverso la partecipazione alla gestione delle strutture, la sperimentazione di nuovi servizi, l’accompagnamento personalizzato svolto dai volontari tutor e la condivisione di percorsi formativi.


“I volontari ricoprono un ruolo essenziale nella progettazione e sviluppo delle esperienze di accoglienza, in linea con l’approccio pedagogico di Caritas- spiega il direttore Caritas Concordia-Pordenone, Andrea Barachino – Significativa, a tale proposito, l’esperienza della Locanda che ha sviluppato, in modo originale, il percorso per definire le caratteristiche del volontario giusto chiedendo direttamente agli ospiti quali dovessero esserne i requisiti.
Si è trattato di un importante sforzo volto a mettere al centro il beneficiario, non solo come destinatario di un intervento ma come protagonista e parte attiva della realtà in cui vive. E’ stato un percorso molto utile per capire le aspettative e per far percepire il senso di comunità”.

Giunto alla terza annualità, il progetto si snoda tra Pordenone e gli altri comuni dell’Unione Territoriale Intercomunale, e comprende una serie di strutture sul territorio; dall’Asilo notturno La Locanda, destinato alla pronta accoglienza notturna temporanea per uomini soli in emergenza abitativa, rifugiati e persone segnalate dai centri d’ascolto a 5 appartamenti presso la Casa Madonna Pellegrina, rivolta ad ospitalità di medio periodo per singoli, coppie e nuclei familiari, dagli 8 posti letto per l’emergenza freddo dell’Immacolata a Pordenone ai 4 posti letto di Vallenoncello per richiedenti asilo, esclusi dal sistema della Prefettura.


Una galassia articolata che racchiude anche 8 appartamenti, gestiti secondo il modello di housing first (in collaborazione con i Servizi Sociali dell’Ambito di Pordenone e con l’ATER) per singoli e nuclei monoparentali in disagio abitativo cronico, 1 appartamento autonomo per l’accoglienza di medio-lungo periodo, in convivenza, di donne sole o con figli e 5 appartamenti autonomi per un totale di 85 posti letto.
“Chi vive in situazioni di difficoltà ha bisogno del contatto, – aggiunge il direttore – della vicinanza anche fisica e di potersi scambiare a pochi centimetri le opinioni, gli occhi, gli sguardi. In questo periodo di pandemia è necessario, quindi, reinventarsi modi e spazi perché alla fine tutto passa dalla nostra capacità di metterci vicino alle persone che soffrono”.


Grazie ad un team di 60 volontari coinvolti, formati appositamente nella gestione dell’accoglienza e nel supporto relazionale, ogni anno 230 beneficiari ritrovano una graduale autonomia usufruendo dell’ospitalità insieme all’erogazione di buoni pasto, servizi igienici, docce e centro d’ascolto.
“L’8xmille ci consente di sperimentare nuove iniziative- conclude il direttore Barachino – che facciano da volano per avviare progetti e mantenerli attivi. La nostra sfida è quella di intraprendere progetti che raccolgano l’interesse e il sostegno anche di altri soggetti come le parrocchie che mettono a disposizione la canonica, privati che concedono appartamenti in comodato gratuito, e a partnership istituzionali. Creare una rete ci ha permesso di offrire non solo posti letto ma anche risposte personalizzate in funzione dei più svariati bisogni e di animare la comunità alle problematiche del disagio abitativo e alla grave marginalità.”


I risultati positivi raggiunti nel biennio 2019-2020, nonostante la riorganizzazione dei servizi dovuta all’emergenza Covid durante il lockdown, hanno indotto la Caritas a confermare, anche per il 2021, le attività sul territorio con un potenziamento sul tema della grave marginalità coinvolgendo altre parrocchie e realtà ecclesiali legate all’accoglienza. Quest’anno la sfida si concentra nel potenziamento dell’unità di strada, avviata grazie ad un accordo con la Croce Rossa Italiana ed il Comune di Pordenone.
Gli obiettivi del nuovo progetto “La Comunità e la dimora in cammino” proseguiranno, dunque, nel 2021, nel solco dell’esperienza acquisita, con interventi concreti per fronteggiare le situazioni di grave marginalità, promuovendo la partecipazione diretta delle comunità ai percorsi di inclusione sociale e supportando i beneficiari con piani personalizzati insieme al sostegno economico per i bisogni primari.

La campagna, ideata per l’agenzia Another Place da Stefano Maria Palombi che firma anche la regia, sarà pianificata su tv, con spot da 40”, 30” e 15”, web, radio, stampa e affissione. Le foto sono di Francesco Zizola.
Sul web e sui social sono previste due campagne ad hoc: “Stories di casa nostra”, che mette in luce i profili di alcuni volontari e operatori come Nicole e “Se davvero vuoi”, brevi video dei protagonisti delle opere come Stefano, volutamente senza sonoro per catturare l’attenzione degli utenti rimandandoli al sito per conoscere le loro storie.

Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, oltre 8.000 progetti attraverso le tre direttrici fondamentali di spesa: carità in Italia e nel Terzo mondo, sostentamento dei sacerdoti diocesani, culto e pastorale.
Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità tramite una scelta che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica, ogni anno, si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione.
L’utilizzo dei fondi è rendicontato sul sito istituzionale www.8xmille.it dove si può consultare la Mappa 8xmille, interattiva ed in continuo aggiornamento, che geolocalizza e documenta con trasparenza quasi 20mila interventi già realizzati. Un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano mentre nell’area “Firmo perché” sono raccolte le testimonianze dei contribuenti sul perché di una scelta consapevole.
Disponibile sia sul sito 8xmille.it che nel relativo canale YouTube il video relativo al progetto “La Comunità e la dimora” racconta, attraverso la testimonianza del direttore Caritas, di Don Maurizio, parroco dell’Immacolata, degli operatori e degli ospiti tante iniziative, articolate sul territorio diocesano, con il comune denominatore dell’accoglienza, del sostegno e dell’inclusione sociale.

Il video può essere condiviso al seguente link: https://youtu.be/9iGGex3igpo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button