Venezia

Jesolo/Maschio contrario all’ipotesi di prolungare l’anno scolastico

“La scuola rappresenta il futuro del nostro Paese e dei nostri figli e va salvaguardata in tutti i modi.
Ma non si dimentichi delle imprese del turismo, già in forte sofferenza a causa dell’emergenza sanitaria”.

Questo il pensiero di Alberto Maschio, presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori e coordinatore di Federalberghi Spiagge Venete, in merito all’ipotesi, paventata dal premier incaricato Mario Draghi, di fare chiudere l’anno scolastico al 30 giugno e iniziare il prossimo l’1 settembre.
“Sono padre di tre figli, di cui due in età scolare – continua Maschio – per cui capisco molto bene le difficoltà che i nostri ragazzi hanno avuto in quest’anno così particolare.

La scuola sta alla base del nostro futuro e va tutelata in tutti i modi.
Ma nel farlo, nel riorganizzarla sulla base di quanto accaduto e sta accadendo a causa della pandemia, non dimentichiamoci delle necessità delle imprese.
Nella fattispecie di quelle che vivono di turismo balneare e che, se venisse confermata l’ipotesi avanzata, si vedrebbero ridotta ulteriormente la stagione, già dimezzata a causa del Covid-19.

Ricordiamoci che dietro alle imprese ci sono migliaia di famiglie e migliaia di lavoratori.
Il turismo, che è stato già bistrattato, che è stato così poco considerato negli interventi di aiuto e supporto, rischierebbe di subire l’ennesima beffa”.
Maschio chiede, dunque, soluzioni che vadano incontro a entrambe le esigenze.

“Ricordando che comunque i ragazzi hanno proseguito con le lezioni a distanza (e per questo vanno ringraziati anche gli insegnanti per il lavoro che stanno svolgendo), invitiamo il premier incaricato a tenere conto delle esigenze del nostro comparto, così importante per l’economia.
Tenendo conto che non è la quantità delle ore passate a scuola che sono importanti, ma la qualità e questa è già garantita dal prezioso lavoro svolto dai vari plessi scolastici e da tutto il personale”.

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