Irregolarità/Sigilli ad un’azienda tessile di Castello di Godego

E’ costata cara, ad un imprenditore cinese, la visita della Guardia di Finanza alla sua azienda tessile.
Un’attività che si trova a Castello di Godego dove gli uomini della Tenenza di Castelfranco Veneto hanno trovato parecchie irregolarità.
L’ispezione dei locali ha fatto emergere gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e della normativa antincendio: numerosi cavi elettrici scoperti pendevano infatti sopra le postazioni dei lavoratori e le uscite di emergenza erano sbarrate o ostruite da scarti di produzione e materiali vari.
Nel corso degli accertamenti, poi, le Fiamme Gialle hanno scoperto oltre mezza tonnellata di scarti della lavorazione tessile, per i quali il titolare non ha esibito alcuna documentazione relativa alla conservazione e al corretto smaltimento.
Scarti che costituiscono rifiuti speciali e come tali devono essere trattati e smaltiti con particolari modalità previste dal Testo Unico Ambientale.
Irregolarità anche per la posizione lavorativa di 4 dipendenti, pure loro cinesi.
Venivano pagati esclusivamente in contanti, in violazione alle normative vigenti.
Alla luce del quadro emerso, i finanzieri hanno sequestrato il locale di circa 150 mq, i rifiuti e tutto il materiale rinvenuto (47 macchinari industriali, capi semilavorati e materiali vari per la lavorazione tessile), denunciando il titolare della ditta alla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di illecita gestione di rifiuti e per le violazioni al Testo Unico per la sicurezza sul lavoro.
L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso testimonia ancora una volta l’impegno profuso in questo delicato