Inaugurati nuovi macchinari in medicina nucleare a Conegliano

Due nuove Gammacamera a tecnologia Spect/CT di ultimissima generazione entreranno in funzione a giorni nella Medicina Nucleare all’Ospedale di Conegliano
e rivoluzioneranno, migliorandole ampiamente, le prestazioni diagnostiche di medicina nucleare, integrando un sistema di Tac in grado di essere utilizzato come TC diagnostica, con minori tempi di acquisizione dell’esame, una frequente riduzione della dose farmacologica usata per il paziente, la possibilità, unica nel Triveneto, di effettuare nuovi studi diagnostici sull’intestino.
Questo nuovo gioiello della medicina nucleare è stato inaugurato oggi, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, del Sindaco Giovanni Chies, del direttore generale dell’Ulss Marca Trevigiana Francesco Benazzi, del primario Pasquale Sorce, di vari Consiglieri regionali e sindaci dei Comuni dell’area.
“Un investimento significativo di circa 1,2 milioni di euro – ha detto la Lanzarin – con una caratteristica che lo rende ancora più importante: si tratta infatti della messa a terra di fondi della Misura sanitaria del PNRR. In Veneto non è il primo, ma intervento dopo intervento, appare chiaro come il sistema amministrativo regionale stia funzionando al meglio nel predisporre progetti finanziabili con il PNRR.
Macchinari di qualità assoluta – ha aggiunto – che tra l’altro metteranno il servizio a disposizione dei residenti del coneglianese, che finora venivano inviati a Treviso per questi esami, evitando loro le scomodità e i costi sociali della trasferta. Senza contare la straordinaria precisione delle indagini, che garantiscono diagnosi assolutamente precise e quindi cure mirate.
Le due diagnostiche di Conegliano sono state collocate in locali già esistenti in medicina nucleare, adeguati con 120 mila euro e resi anche più confortevoli per i pazienti.
Le prestazioni totali della Medicina Nucleare coneglianese sono state 6.126 nel 2020; 6.938 nel 2021; 7,687 nel 2022.