Inaugurata mostra dedicata a “Angelo Baviera e i carriolanti friulani alla corte del Kaiser” presso Società Operaia di Pordenone

È stata inaugurata sabato 11 novembre nella sede della Storica Società Operaia di Pordenone la mostra storico-documentaria “Angelo Baviera e i carriolanti friulani alla corte del Kaiser”, curata da Alessandro Da Pieve, appassionato collezionista e ricercatore di storia locale.
Tra fino ottocento e inizio novecento Angelo Baviera da Vigonovo, insieme al socio Basilio Pezzutti di Fontanafredda, colsero la massima espansione della loro ditta, con oltre 1000 dipendenti impiegati nella realizzazione di importanti opere fluviali, tra bonifiche, arginature, costruzione di centrali idroelettriche, nei territori della Bassa Austria e in particolare nella zona di Sankt Pölten, tanto da ricevere un “encomio” ufficiale dallo stesso Imperatore Francesco Giuseppe, che nel 1910 personalmente si recò sui grandi cantieri di arginatura del fiume Traisen per incontrare gli stessi imprenditori italiani.
In esposizione si trovano documenti, fotografie, progetti, diplomi, benemerenze, curiosità, souvenir, oggetti personali e di lavoro tutti rigorosamente originali, recuperati dalla vecchia casa di famiglia di Angelo Baviera, tramite i suoi ultimi discendenti.
Tra questi anche un raro tecnigrafo originale viennese della stessa epoca, il teodolite utilizzato dalle maestranze per i rilievi sul campo, ma anche registri e diari e lo stesso elegantissimo cappello “a tuba” che Angelo Baviera indossò di fronte al Kaiser e a Torino nell’incontro con i Reali d’Italia.
Le maestranze della ditta erano composte da manovali, sterratori e carriolanti friulani (dei paesi del pordenonese, del Friuli e del Trevigiano), che si trovano in mostra ritratti insieme agli imprenditori in una ricca galleria di foto d’epoca originali, molte delle quali qui recuperate per la prima volta dopo l’Esposizione Internazionale di Torino del 1911 (in celebrazione di 50 anni dall’Unità d’Italia), dove la partecipazione alla mostra “Il lavoro degli italiani all’estero” valse a Angelo Baviera il diploma d’onore, insieme al socio Basilio Pezzutti e a Giacomo Bearzi di Tarcento.
Nel percorso espositivo si trova inoltre un monitor dal quale sarà possibile “sfogliare” virtualmente i registri delle maestranze dell’impresa a inizio Novecento (con nominativo, anno di nascita e città di provenienza), e quindi cercare magari qualcuno dei propri avi emigrato per lavoro e impiegato presso la ditta Baviera-Pezzutti.
La mostra resterà aperta fino al 10 dicembre con ingresso libero nei seguenti orari: giovedì e venerdì 16.00-19.00, sabato e domenica 10.30-12.30 / 16.00-19.00. Possibili anche visite guidate (su prenotazione) per le scuole, con particolare, ma non esclusivo, invito agli Istituti tecnici del territorio.