In Veneto/Individuati altri 55 percettori del Reddito di Cittadinanza senza i requisiti. Sequestrati oltre 400 mila euro
Si è appena conclusa con la denuncia di 55 persone e con la richiesta di sequestro preventivo per oltre 415.000 euro, l’ennesima operazione condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo su diversi comuni del basso polesine, a contrasto dell’ottenimento illecito del Reddito di Cittadinanza.
L’indagine ha seguito un approccio strategico a livello regionale teso a contrastare ogni potenziale tentativo di infiltrazione criminale nel tessuto economico.
I finanzieri della Tenenza di Adria, coordinati dal Gruppo di Rovigo, hanno scandagliato un vastissimo numero di soggetti che hanno beneficiato del Reddito di Cittadinanza, individuandone 55 di diverse nazionalità resisi responsabili di avere presentato autocertificazioni contenenti informazioni false.
Sono stati analizzati, infatti, tutti i requisiti falsamente attestati per ottenere l’accesso al beneficio che, come noto, si basano soprattutto sul possesso della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Quest’ultima circostanza è stata smentita dalle indagini rilevando che nella maggior parte dei casi si è trattato di soggetti che avevano fatto ingresso in Italia per la prima volta appena 2-3 anni prima della presentazione della Domanda di Reddito di Cittadinanza.
Sette tra le persone denunciate sono risultate anche titolari di partita I.V.A. o di imprese avviate durante o post-pandemia, senza che ciò venisse dichiarato all’INPS. Tra coloro che hanno illegalmente percepito il Reddito di Cittadinanza è emersa anche la figura di uno straniero già condannato per caporalato e sottoposto agli arresti domiciliari con revoca del permesso di soggiorno.
Lo stesso era balzato recentemente agli onori della cronaca locale perché nuovamente arrestato per traffico di stupefacenti.
Gli accertamenti hanno dunque portato alla denuncia dei 55 alla Procura della Repubblica di Rovigo e all’emanazione da parte del Gip dello stesso Tribunale di un’ordinanza di sequestro preventivo per 415.183,77 euro, pari alle somme indebitamente erogate agli indagati.
Inoltrata anche segnalazione all’INPS affinchè proceda alla revoca del beneficio, somme non ancora erogate per circa 280.000 euro.
Con il servizio appena concluso, salgono a 91 le persone denunciate dall’inizio dell’anno in Polesine per avere ottenuto illegalmente il Reddito di Cittadinanza.