Treviso

Immigrazione clandestina/Facevano arrivare gli stranieri in Italia in aereo da Malta

Passeur si, ma in aereo.
E’ quanto hanno scoperto le Fiamme Gialle di Treviso al termine di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica. I militari hanno chiuso il cerchio intorno a tre persone di nazionalità guineana, domiciliate tra le province di Roma e Napoli ma che, per i loro traffici, erano solite soggiornare, anche per lunghi periodi, a Malta.

I tre stranieri sono accusati del reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestin perchè, agendo come veri e propri “passeur”, tra il 2019 e il 2021, avrebbero organizzato l’ingresso irregolare in Italia di almeno 45 clandestini di origini subsahariane.
Non gommoni o lunghi percorsi a piedi: ricorrevano a voli di linea di diverse compagnie operativi tra Malta e l’Italia.

Le indagini dei finanzieri di Treviso avevano preso avvio nel dicembre 2019, quando all’Aeroporto Antonio Canova fermarono due clandestini africani provenienti da Malta, che avevano entrambi lo stesso passaporto contraffatto, intestato ad una terza persona.

Grazie all’incrocio delle informazioni ottenute tramite le intercettazioni telefoniche, l’analisi delle liste passeggeri e delle prenotazioni di volo delle diverse compagnie aeree, la consultazione delle banche dati del Ministero dell’Interno e l’esame dei conti correnti bancari degli indagati, le Fiamme Gialle trevigiane hanno ricostruito il collaudato sistema illecito, ideato dai tre guineani per introdurre clandestinamente in Italia decine di immigrati africani, utilizzando sistematicamente Malta come scalo.
Gli stranieri irregolari provenienti dal continente africano, prima di essere definitivamente trasferiti in Italia, venivano infatti condotti nell’isola, dove potevano disporre di un alloggio temporaneo, fornito dagli stessi indagati.

Successivamente, sfruttando documenti di identità contraffatti o intestati a soggetti compiacenti, i tre facevano imbarcare gli immigrati a bordo di voli aerei, con destinazione gli aeroporti di Treviso, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Bari, Torino, Orio al Serio, Napoli, Perugia, oltre che a bordo di traghetti diretti a Catania.
La tariffa fissata per ciascun ingresso irregolare variava tra i 450 e i 700 euro a clandestino.

Su richiesta della Procura di Treviso, il Gip ha disposto nei confronti dei tre la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, prescrivendo loro di non allontanarsi dall’abitazione nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 6.

Due dei tre indagati sono stati già rintracciati ad Acerra (NA), con la collaborazione dei finanzieri locali; la perquisizione della loro abitazione, peraltro, ha permesso di sequestrare svariati documenti d’identità e passaporti utilizzati per favorire l’ingresso in Italia dei clandestini.

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