Il Turismo in Stand-by per il Covid non ce la fa più: a Venezia scatta la petizione

La Venezia che vive di turismo ormai non ce la fa più: gli operatori del settore vogliono tornare a lavorare, superare lo stop imposto dal virus.
Al grido di “DifendiAMO il turismo” è stata lanciata una petizione che in pochi giorni, dai 30 firmatari iniziali, conta già centinaia di adesioni.
L’obiettivo è quello di rappresentare la voce dei cittadini, dei lavoratori e di tutte le realtà aderenti.
I destinatari sono il Comune di Venezia, la Regione del Veneto e mira poi ad arrivare fino al Governo e all’Europa.
“Sì al Turismo si ispira all’Articolo 1 della Costituzione (Italia Repubblica fondata sul lavoro – ndr) – spiega tra i promotori Vittorio Baroni – per chiedere rispetto, sostegno, tutela e valorizzazione della filiera turistica che abbiamo esaminato con attenzione e dalla quale sono emerse oltre 60 tipologie di figure professionali che gravitano in modo diretto o strettamente collegato al turismo.
Per tali evidenze si deve quindi parlare di multicultura o pluricultura turistica dove Venezia è una perla perché coinvolge anche migliaia di giovani come studenti delle scuole tecniche e professionali veneziane, vere e proprie eccellenze formative nei comparti turistico, alberghiero, commerciale, linguistico e della ristorazione con stage europei di elevato valore professionalizzante, nonché vari corsi universitari e master”.
Tra le adesioni spicca quella del Comitato Venezia Lavora in rappresentanza di 600 operanti nel “sistema Porto”. Vladimiro Tommasini, Presidente del Comitato, ha messo in evidenza che “la vocazione fondamentale di Venezia è la portualità e la cultura marittima, le ragioni della nostra adesione si basano sulla necessità di salvaguardare la produttività di Venezia e abbiamo il dovere di difendere il lavoro che permette di far vivere le famiglie, far restare la popolazione in Centro Storico e nelle isole, nonché mantenere vivo il tessuto dei servizi cittadini”.
Tra le prime nuove adesioni quella di Pescaturismo, dinamica realtà di Pellestrina guidata da Massimiliano Busetto che rappresenta le necessità di un settore dove “si vuole fare un turismo di qualità anche per le isole e questo vuol dire responsabilità ed eco sostenibilità”.
I primi 30 cittadini firmatari: Azzalin Roberto, Barbiero Claudio, Baroni Vittorio, Bigai Anna, Calzati Alessandro, Carraro Flavio, Casciato Pietro, Fanton Lucia, Finotello Carlo, Ganz Paola, Gasparini Gilberto, Guberti Emilio, Jaccheo Gianni, La Rosa Mara, Leporatti Giancarlo, Ljupco Andonovski, Lombardi Valentina, Lucchi Patrizia, Marinello Flavio, Mehanna Andrea, Mognato Gianni, Munaretto Corrado, Niero Simonetta, Roiter Rigoni Riccardo, Russo Roberto, Safwat Youssef, Scarpa Alessandro Marta, Teso Roberto, Tiffi Manuel, Vergani Gianfranco, Vidal Sergio.
La petizione è iniziata il 22 febbraio 2021 sul sito www.petizioni.com/si_al_turismo. Moduli adesioni anche su https://turismosviluppo.com. Covid permettendo le firme saranno raccolte in versione cartacea in vari punti raccolta del territorio comunale di Venezia, isole comprese.