Friuli Venezia Giulia

Il pakistano malmenato dalla Polizia: tutto falso

Maltrattato dalla Polizia italiana, ma era tutta una menzogna. Il Tribunale di Roma ha condannato un cittadino pakistano a pagare tutte le spese legali, circa 3 mila euro, per la nota vicenda che nel novembre scorso aveva fatto gridare allo scandalo.

Secondo il suo racconto, lui ed altri, entrati illegalmente nel nostro paese, erano stati intercettati dalle forze dell’ordine, caricati su un furgone ammanettati e, vicino al confine sloveno, obbligati a correre verso il paese vicino, così da uscire dall’Italia.

“I nostri agenti dipinti come dei criminali e l’Italia considerata quale stato canaglia: quattro mesi dopo si scopre che senza ombra di dubbio era tutto incredibilmente falso. Mi auguro che a tale notizia venga dato adeguato risalto”, afferma oggi l’assessore del Friuli Venezia Giulia alla Sicurezza Pierpaolo Roberti.

“All’epoca il caso, denunciato con il supporto delle associazioni locali e dei suoi massimi esponenti, Gianfranco Schiavone in primis, aveva creato un terremoto giudiziario e mediatico.

Sull’onda di quella bufala le riammissioni in Slovenia furono dichiarate illegittime. Ora – ha aggiunto l’assessore regionale alla Sicurezza – mi auguro che ci sia lo stesso clamore, per la dignità di chi serve il proprio Paese con una divisa, ma anche per giustizia e onore di verità”.

“Infine, ha concluso Roberti, ed è quello che chiederemo subito al Governo, si ripristinino da subito i respingimenti

secondo le modalità adottate fino alle fine dello scorso anno”.

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