Friuli Venezia Giulia

Il Giorno della Memoria: il dovere di non dimenticare

Il Giorno della Memoria è stato ricordato stamani anche dai politici friulani.
Il occasione della data scelta per commemorare le vittime dell’Olocausto, il Gruppo della Lega in Consiglio regionale ha diffuso una nota in cui si ricorda che “Le persecuzioni degli ebrei sono state ingiustizie e disumanità che non possono ottenere alcuna scusante.
Sentiamo forte il dovere di non dimenticare il dolore, i soprusi e le terribili violenze perpetrate verso gli ebrei, anche italiani.

L’impegno più grande è far conoscere alle più giovani generazioni questi efferati orrori e consentire così alla memoria di non conoscere mai l’oblio.
Sarà inevitabilmente un Giorno della Memoria diverso dal solito – conclude la nota del Carroccio – poiché, a causa della pandemia, non sarà possibile organizzare e partecipare ai tradizionali eventi di commemorazione.
Tuttavia, la memoria non si ferma ed è nostro dovere morale, sia come Istituzioni che come cittadini, fare in modo che quelle orribili pagine di storia servano da insegnamento per combattere senza paura ogni forma di razzismo e di totalitarismo”.

Sull’argomento è tornato stamani anche il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, secondo il quale
“Oggi, Giornata della Memoria, il dovere di tutti è quello di ricordare la vergogna dell’Olocausto: per non abbassare la guardia, per fermare l’antisemitismo ancora presente e chi ancora nega.

Oggi, ancora di più, ricordiamo le tragedie che provoca ogni forma di razzismo.
Dare per scontato ciò che scontato non è e pensare che quanto accaduto non potrà mai più accadere – conclude Moretti – è uno dei peggiori errori che potremmo commettere”.

“Il Giorno della Memoria è fondamentale non solo per ricordare ma anche per costruire il futuro. Contro il popolo ebraico vediamo ancora moltissima intolleranza, violenza e discriminazione”.

Lo ha affermato a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a conclusione della cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria al monumento nazionale della Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia.

“Non dobbiamo sottovalutare quanto continui ad accadere in Israele dove le persone hanno paura di portare i figli a scuola o di andare a fare la spesa oppure in Francia dove le chiese vengono incendiate. Quanti sono – si è chiesto Fedriga – i cristiani ancora perseguitati in tutto il mondo?”.

“Siamo diventati una società manichea – ha aggiunto il governatore -. Un commento o una frase scomposta sui social diventa il centro del mondo, mentre le persone ammazzate perché sono di una religione diversa non vengono considerate da nessuno”.

“Momenti come il Giorno della Memoria, ci aiutano ad aprire un po’ di più gli occhi, spingendoci – ha detto in conclusione Fedriga – a intervenire a livello internazionale in modo coerente per tutelare la vita, i diritti e le libertà delle persone”.

“Mai più l’orrore del razzismo e di qualsiasi totalitarismo: la memoria di quanto accaduto, anche in Friuli Venezia Giulia dove furono attivi i campi di concentramento fascisti e nazisti di Trieste, Gonars e Visco, non deve mai venir meno”.
Questo il messaggio contenuto nella nota diffusa dal Gruppo consiliare regionale di Forza Italia, composto dai consiglieri Giuseppe Nicoli, Mara Piccin, Franco Mattiussi e Piero Mauro Zanin.

“Le campagne d’odio fondate su motivazioni razziali, nazionali, etniche o politiche – proseguono gli esponenti forzisti – vanno combattute ogni giorno.
Oggi si manifestano in forme diverse dal passato e i suoi autori cercano di giustificarsi con il diritto di esprimere opinioni, ma l’essenza rimane la stessa.

Per questo motivo, non va mai abbassata la guardia contro derive autoritarie ed espressioni d’odio di qualsiasi genere”.
“Come liberali e ispirati ai principi democratici, non possiamo tollerare revisionismi – conclude la nota di Forza Italia – tesi a riabilitare qualsiasi forma di dittatura passata o presente, per combattere i quali abbiamo le armi dell’educazione e della memoria”.

“Contro qualsiasi rigurgito di antisemitismo e razzismo è necessaria una mobilitazione culturale e civile”.

Lo affermano i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, aggiungendo che “i recenti insulti del gestore di malga Pramosio a Liliana Segre, come le numerose svastiche che compaiono sui muri italiani, sollecitano ciascuno di noi a fare la sua parte per fermare la diffusione di questi messaggi intollerabili che offendono la dignità delle persone, ma anche la memoria di un territorio come il nostro, che ha subito indicibili atrocità a causa dell’occupazione nazifascista”.

“Quanti sanno che ci fu un campo di concentramento a Visco?

Ancora oggi – spiegano Moretuzzo e Bidoli – si possono vedere i 120mila metri quadri di superficie, a cavallo di quello che per secoli fu un confine, allestiti dai fascisti per tante persone rastrellate in Jugoslavia”.

“Difendere e mantenere viva la memoria – concludono gli esponenti del Patto – è un imperativo morale e un dovere storico per le generazioni future”.

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