Treviso

Il Covid nella Ulss2/Segnali positivi, ma rallenta la vaccinazione

Il Direttore Generale della Ulss2 Francesco Benazzi ha fatto il punto, questa mattina, sulla diffusione del coronavirus nella Marca.

Nel complesso, Benazzi ha sottolineato come l’epidemia stia regredendo in provincia di Treviso, segno che i cittadini hanno assunto e rispettato comportamenti corretti.

I numeri sono quelli riportati sui bollettini di ieri che registrano un forte calo degli Attualmente Positivi, valore dimezzato in 15 giorni, ma soprattutto, una forte diminuzione di posti letto nelle infettive scesa da 500 a 340, sintomo che sta calando la pressione sugli ospedali.

Questo trend fa ben sperare e si intravede una ulteriore riduzione per poter quanto prima raggiungere la fascia gialla che permetterà a tante attività di riaprire.

Nonostante l’emergenza Covid, l’Ulss2 continua a gestire tutte le patologie urgenti: infarti, parti cesarei, ictus, fratture, eccetera e continuano anche le viste urgenti e quelle di categoria B (a 10 giorni).

Con il ritorno in area Gialla, l’Ulss2 tornerà a riaprire l’attività di visite ordinarie (tradotto parliamo di 12.500/12.800 visite da programmare).

Numeri facilmente eseguibili appena usciamo da questa epidemia, ha assicurato Benazzi.

Dati del servizio epidemiologico sui bambini positivi al Covid fino ai primi di gennaio.

In totale su Treviso sono stati 4893, dei quali da 0 ad 1 anno 977, 2-6 anni 1.084, 7-14 anni 3.432.

Attualmente sono positivi 554 minori, un numero considerevole ma sotto la media delle altre province venete.

I deceduti da Covid 19 da novembre a gennaio nelle case di riposo della Marca Trevigiana sono stati 745, il tasso su 100 mila abitanti è dell’83,9 e i deceduti nei Centri servizi sono stati il 27,7%.

E’ stato poi comunicato il dato dei decessi avvenuti nel 2020 rapportandolo con i tre anni precedenti (2017-2018-2019).

La media nel triennio è stata di 7.871 decessi, mentre quelli avvenuti solo nel 2020 assommano a 8607, con un incremento del 9%, contro una media del Veneto del 12.
La mortalità inter-ospedaliera invece, su 3997 persone ricoverate si è riscontato una mortalità del 20,7%, una delle più basse in regione.

Benezzi ha poi aperto una riflessione importante sulla campagna vaccinale.

Ormai è di dominio pubblico come la Pfizer non sia in grado di mantenere il ritmo delle forniture promesse.

Sostanzialmente, giovedì dovrebbero essere consegnate alla Ulss2 3.510 dosi: giusto la metà di quelle programmate.

Purtroppo queste forniture saranno ridotte anche nelle prossime settimane.

Finora è stato vaccinato il personale delle strutture sanitarie.
5.854 i vaccinati nella Ulss2 e 1.750 nelle strutture sanitarie accreditate, con un tasso del 95% sull’obbiettivo prefissato.
Si tratta di personale che dovrà ricevere la seconda dose tra il 29 ed il 31 gennaio; il 12-13 febbraio il personale delle strutture accreditate.

“Siamo costretti a fermarci con le nuove vaccinazioni, ha detto Benazzi, perché le dosi in arrivo da qui a fine mese permetteranno solo la seconda dose su chi ha ricevuto la prima”.

Questo blocca un attimo la campagna di vaccinazione presso le case di riposo.

A questo punto, per vaccinare i 38mila over 80 sarà usato il vaccino di Moderna e completato il percorso entro febbraio.

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