Venezia

I controlli del week end di Pasqua/A Martellago chiuso un bar, a San Donà un arresto, a Cavallino un 23enne col coltello a serramanico

Erano stati preannunciati e ci sono stati.
Parliamo dei controlli, visibilmente intensificati, da parte delle Forze dell’ordine, nel week end pasquale appena trascorso e che avevano come obbiettivo il rispetto delle norme anti covid.
Così è stato anche per i Carabinieri veneziani che tra Pasqua e Pasquetta, hanno controllato oltre 700 persone e quasi 250 esercizi commerciali.
Il bilancio è piuttosto positivo, considerate le sole 15 contravvenzioni elevate, si può dire senza timore di smentita che la maggioranza delle persone ha rispettato i divieti in corso.
Con qualche immancabile eccezione.

Nel tardo pomeriggio di Pasqua, la pattuglia della Stazione di Martellago ha scoperto che in un bar in via Rizzardi proseguiva la vendita di alcoolici anche dopo le 18 ed erano presenti clienti nel locale.
Tutti sono stati fatti allontanare, mentre il titolare, cinese, è stato identificato e sanzionato per la violazione del DPCM: è anche scattata la chiusura del bar per 5 giorni.

Sabato sera invece, a San Donà di Piave, i militari della locale Compagnia, ail Parco delle Rose (zona dove più volte è stata segnalata la presenza di spacciatori), hanno tratto in arresto in flagranza di reato una 37enne italiana, pregiudicata, di Eraclea (ma di fatto senza fissa dimora), mentre vendeva della marijuana a due uomini di 39 e 22 anni domiciliati a Torre di Mosto.

La donna aveva con se 13 dosi per un totale di 20 grammi ed una dose di hashish da poco meno di un grammo.
E’ stata arrestata per spaccio e ha passato le feste nella camera di sicurezza.
Processata per direttissima, è stata condannata ad un anno di reclusione e alla multa di 1.300 euro, oltre l’obbligo di firma due volte a settimana alla locale Stazione Carabinieri.

A Cavallino-Treporti, nella serata di Pasqua, militari della locale Stazione hanno fermato un 23enne incensurato del posto che stazionava sul sagrato della chiesa nuova di Cavallino in piazzetta Santa Maria della Pace.
Il 23enne aveva con se un coltello a serramanico della lunghezza di 17 cm.
E’ stato denunciato per porto d’armi ed oggetti atti ad offendere nonché sanzionato per violazione delle norme di contenimento del Covid-19.

A Musile di Piave, nel corso del fine settimana, i Carabinieri della locale Stazione hanno invece individuato il responsabile del furto avvenuto il 18 marzo scorso alla Chiesa parrocchiale di “San Donato Vescovo e Martire”, in paese.
L’uomo, un albanese 44enne pregiudicato, residente a Venezia ma risultato domiciliato a Ceggia, è stato denunciato per “furto aggravato” alla Procura della Repubblica lagunare.

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