Granchio Blu: la Regione Veneto dichiara la calamità naturale

La Giunta Regionale ha approvato la delibera, presentata dall’Assessore Cristiano Corazzari, di declaratoria di calamità naturale a causa dell’evento di diffusione eccezionale della specie aliena invasiva denominata Granchio Blu nell’anno 2024.
“I quantitativi di Granchio Blu rimossi nell’anno 2024 e transitati dai sei mercati ittici regionali e dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine sono pari a 1.894 tonnellate. Sono dati che indicano con chiarezza il difficile quadro della pesca e dell’acquacoltura venete causato dall’invasione del Granchio Blu, quadro che si protrae ormai dall’estate 2023 e che ha portato a chiedere al Governo anche per il 2024 lo stato di calamità naturale, permettendo così alle imprese danneggiate di poter accedere ai contributi previsti dal Fondo di Solidarietà Nazionale dedicati al settore primario”.
Sono le parole dell’assessore regionale alla Pesca, a cui delibera ha allegato anche una Relazione tecnica nella quale vengono elencate le aree colpite dall’emergenza.
Sono la Laguna di Caorle e Bibione, la Laguna del Mort nel Comune di Eraclea, la Laguna di Venezia (nei comuni di Campagna Lupia, Cavallino Treporti, Chioggia, Codevigo, Jesolo, Mira, Quarto d’Altino e Venezia), le Lagune e sacche del Delta del Po (nei comuni di Porto Tolle, Porto Viro e Rosolina), nonché le aree marittime antistanti la fascia costiera del Veneto.
“L’invasione del Granchio Blu, in particolare in alcune aree lagunari venete, ha avuto esiti drammatici, azzerando non solo la produzione di vongole veraci ma anche compromettendo la possibilità di reperire stadi giovanili, compromettendo in questo modo anche la produttività degli anni a venire – aggiunge Corazzari-.