Veneto

Giornate con meno luce, escursionisti a metà percorso. Nuova frontiera dei recuperi da perte dell’elisoccorso

Partiti alle 10 da Passo Duran per il giro della Ferrata Costantini, due escursionisti si sono trovati in difficoltà lungo il percorso e verso le 20.15 hanno contattato il 118.
Al cellulare i due, un 53enne di Cittadella e una 47enne di Romano d’Ezzelino, dicevano di essere in prossimità del bivio che indicava un Bivacco, ma di non poter più procedere in quanto la donna era sfinita dalla stanchezza.
Capito che si trovavano all’altezza della Cresta delle Masenade, l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, abilitato per il volo notturno, ha imbarcato un soccorritore di Agordo per guidare l’equipaggio durante il sorvolo.
Una volta individuata la coppia, che si trovava poco più avanti della Cresta, i due escursionisti sono stati recuperati e trasportati a valle.
L’intervento si è concluso alle 22 circa.

Quasi a scadenza effemeridi, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Longarone, da dove, dopo aver imbarcato un soccorritore profondo conoscitore del territorio, si è diretto sotto Forcella della Cazetta, a seguito della richiesta di tre escursionisti che avevano smarrito il sentiero.
Anziché dirigersi, a un bivio, verso Casera Costa di Nas, i tre, due donne, una 58enne di Mestre e una 44enne di Casale sul Sile, e un 46enne di Bolzano, avevano proseguito sul sentiero numero 573 verso Casera di Megna, per poi perdere la traccia.
Individuati grazie ai segnali luminosi in una radura in mezzo al bosco, i tre sono stati issati a bordo con il verricello e trasportati a Belluno.

Ieri verso le 18.40 il Soccorso alpino di Asiago è stato messo in contatto telefonico con due escursioniste, che vagavano da ore, dopo aver smarrito la strada per rientrare alla loro macchina.
Le due sorelle di Chiampo, di 71 e 66 anni, erano partite a piedi da Forte Interrotto per andare a vedere i cimiteri austroungarici. Al momento di rientrare avevano scelto un itinerario differente, finendo per perdere l’orientamento e iniziando a girare a vuoto nel tentativo di ritornare al parcheggio.
Non riuscendo a risalire alla loro posizione ed essendo la descrizione del percorso seguito insufficiente a capire il punto, le squadre si sono divise con i fuoristrada lungo la viabilità principale, fermandosi a chiamarle a voce. Fortunatamente dopo un po’ i soccorritori sono riusciti ad avere indicazioni del luogo tramite un messaggio Whatsapp e a individuarle verso le 21.
Una volta da loro, le due donne sono state caricate a bordo e accompagnate alla macchina, a circa 5 chilometri di distanza.

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