GdF sequestra due laboratori nella Marca: insolventi con il fisco e producevano falso made in Italy
Le Fiamme Gialle di Treviso, con il supporto di Vigili del Fuoco, Ispettorato del Lavoro e A.R.P.A.V., hanno fatto visita a quattro aziende tessili del trevigiano con sedi tra i comuni di Quinto di Treviso e Preganziol.
In due dei quattro laboratori tessili controllati, rispettivamente di circa 300 e 200 metri quadri, sono state accertate condizioni di assoluto degrado e pericolo, con l’impiego di due lavoratori irregolari di nazionalità pakistana, nonché ripetute violazioni delle norme in materia urbanistica e riguardanti la gestione dei rifiuti, irregolarità così gravi che hanno indotto i finanzieri del Gruppo di Treviso a sequestrare d’urgenza i due immobili (del valore complessivo di 230 mila euro), 11 macchinari, 8 banchi da lavoro e 1 muletto.
Gli amministratori delle quattro imprese, di nazionalità straniera, che operavano sulla base di commesse ricevute da imprese locali, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Treviso.
Durante i controlli, è emerso che in uno dei due laboratori sequestrati erano state ricavate sei stanze abusive, di cui una adibita a camera da letto e una a cucina.
Infine, l’approfondimento tributario dei quattro laboratori tessili controllati ha permesso di accertare pendenze per circa 3 milioni di euro da parte delle 14 ditte, tutte amministrate da stranieri, che, a decorrere dal 2013, si sono succedute con la tecnica dell’ “apri e chiudi”. Dopo essere insolventi con l’Agenzia delle Entrate, trasferivano personale e macchinari all’impresa successiva, continuando ad operare nello stesso luogo, cambiando solo nome e partita IVA.