GdF sequestra 1,5 milioni a gioielliere trevigiano che importava orologi e gioielli da Hong kong

La Guardia di Finanza di Venezia ha smascherato il sistema di importazione di numerosi orologi di pregio importati, in evasione dei diritti di confine, da Hong Kong tramite l’aeroporto Marco Polo di Venezia, ad opera di un gioielliere trevigiano.
Nei suoi confronti è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di 1,5 milioni di euro.
L’accusa nei confronti dell’imprenditore trevigiano, operante nel settore del commercio di orologi e gioielli, è di aver sottratto all’erario, Iva per 1.490.893,80 con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele.
L’imprenditore è stato individuato grazie ad una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Tessera che ha ricostruito il volume della frode perpetrata, in cui è risultata coinvolta, tra le altre, una società vicentina riconducibile all’imprenditore trevigiano, utilizzata per commercializzare gli orologi importati in maniera illecita.
Lo schema di frode prevedeva l’emissione da parte di una compiacente società olandese, in favore della società italiana, di fatture (false) per la cessione di orologi della stessa marca e modello di quelli oggetto di contrabbando.