GdF: esteso a tutto il litorale veneziano il piano di controllo sulle strutture ricettive
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, ha esteso il piano di contrasto all’abusivismo nel settore ricettivo extra-alberghiero su tutta la provincia lagunare.
Nelle scorse settimane, sono stati effettuati diversi incontri, presso il Comando Provinciale di Venezia, con i referenti delle Amministrazioni e delle Polizie Locali dei principali comuni costieri, oltre Venezia, Chioggia, Jesolo, Cavallino Treporti, Caorle, Eraclea e S. Michele al Tagliamento per Bibione, al fine di mettere a punto strategie operative comuni e per illustrare le potenzialità del software creato ad hoc dalla Guardia di Finanza di Venezia che, incrociando i dati degli annunci delle offerte ricettive di tutta la provincia acquisibili dalle pagine web con quelli relativi alle strutture ufficialmente censite dai Comuni e dalla Regione nonché con le informazioni reddituali desumibili dalle banche dati in uso al Corpo, fornisce un importante ausilio nella selezione delle strutture a rischio.
L’intensificazione dei controlli riguarderà l’intero periodo estivo con l’obiettivo di individuare il maggior numero di strutture ricettive extralberghiere (bed and breakfast, affittacamere, locazioni turistiche, etc.) abusive o non in regola e vedrà impegnati i vari Reparti di Venezia, Chioggia, Jesolo, Caorle, San Donà di Piave e Portogruaro, unitamente alle diverse Polizie Locali.
L’iniziativa replica il piano “Back in Venice”, in costante attuazione da parte del Comando Provinciale di Venezia in stretta collaborazione con la Polizia Locale di Venezia, ha consentito di individuare oltre 60 strutture totalmente abusive, comminare sanzioni amministrative per oltre 500 mila euro per irregolarità, sanzioni in materia di lavoro nero per oltre 40 mila euro nonché segnalare redditi non dichiarati per più di 5 milioni.