GdF di Rovigo smaschera 100 romeni che percepivano la pensione di cittadinanza senza risiedere in Italia

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo ha denunciato 100 romeni che hanno incassato la Pensione di Cittadinanza senza avere la residenza.
Le Fiamme Gialle, sulla scia dei redditi di cittadinanza irregolari, hanno individuato ulteriori sussidi per i quali era sufficiente presentare delle autocertificazioni, contenenti dati inesatti o falsi.
La platea dei richiedenti erano ultra 67enni.
La Pensione di Cittadinanza, a differenza del Reddito di Cittadinanza, rappresenta una misura di sostegno “permanente” che può decadere esclusivamente con il decesso del percettore o perdita della residenza nel territorio italiano.
I finanzieri hanno intercettato numerosi illeciti da parte di persone che hanno dichiarato il falso.
In pratica hanno asserito di risiedere in Italia per ottenere la Pensione di Cittadinanza.
E’ stata individuata così individuata una platea composta da 100 persone che sono state denunciate a diverse Procure.
Sono stati emessi decreti di sequestro preventivo per le carte POSTAMAT – Pensione di Cittadinanza e delle relative somme giacenti, per 311 mila euro.
Dal punto di vista della “prevenzione”, è stato stimato un risparmio di spesa pubblica di circa 7.680.000 €.
Dall’inizio dell’anno salgono a 192 le persone denunciate dal Comando Provinciale di Rovigo, con una frode accertata per circa 1.000.000 € e risparmi per le casse Erariale per circa 8.500.000 €.