
Furti in case e auto della Marca e del Veneto orientale: arrestati in 3
I Carabinieri di Conegliano hanno concluso un’indagine coordinata dalla Procura di Treviso (Sost. Proc. Dott.ssa M.G. De Donà), sgominando un gruppetto dedito a furti nelle case e nelle auto.
Nelle scorse ore sono stati eseguiti in varie province tre misure cautelari, due in carcere ed una agli arresti domiciliari.
I tre, tutti della zona di San Donà di Piave, sono il 42enne M. V., il 48enne F. H. e il 27enne O. T.
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di aver messo a segno nei mesi scorsi svariati furti in abitazioni e su auto nelle Province di Treviso e Venezia, in maniera seriale.
Per quanto riguarda le case, preferivano quelle ubicate in campagna, isolate e con facili vie di fuga, mentre le auto razziate erano sempre parcheggiate in vie di scarso traffico.
Le indagini avevano preso spunto da due furti avvenuti il 4 e il 5 dicembre 2020 a Mareno di Piave e Chiarano.
Quest’ultimo colpo, in particolare, aveva fruttato ai malviventi svariate migliaia di euro in orologi, monili e preziosi che il proprietario custodiva in camera da letto.
Le scorrerie erano poi continuate a gennaio, con il furto di una borsa griffata da un’auto a Musile di Piave e il colpo in una casa di Ponte di Piave con un bottino di carte di credito, valori e perfino l’auto del proprietario.
A febbraio due furti tentati in abitazioni a Musile di Piave e Ponte di Piave ed un terzo colpo andato a segno, da un’auto parcheggiata in strada a San Donà di Piave, dalla quale erano stati saccheggiati denaro e carte bancomat e di credito.
Infine, A marzo, il tentato furto su un’auto parcheggiata nel cortile di un’abitazione di Salgareda ed un ulteriore furto in abitazione (bottino complessivo una decina di orologi di marca e valori) a San Donà di Piave (VE) quando aveva preso il volo anche un bancomat con cui poi fecero un indebito prelievo.
I malviventi sono stati traditi dall’auto usata per i colpi, un’Alfa Romeo notata da vari testimoni sui luoghi dei reati e risultata in uso ad una donna che aveva intrecciato una relazione sentimentale con uno degli accusati.
Tutti e tre gli indagati sono stati rintracciati all’alba della mattinata odierna: due sono finiti alla casa circondariale di Treviso, il 27enne ai domiciliari.