Fronte freddo spazza via il caldo ma la grandine devasta il Basso Veneto

Ieri pomeriggio il tanto annunciato fronte freddo ha valicato le Alpi e si è portato minaccioso sulla pianura veneto-friulana dove ha rilasciato pioggia e grandine a macchia di leopardo.
La linea temporalesca era discontinua con un primo transito sul Friuli dove ha portato con sé vento forte e pioggia intensa in particolare nel basso udinese.

Il secondo transito verso sera, con nuvolosità molto estesa ma i cui effetti si sono concentrati sull’area pedemontana a cavallo tra le provincie di Verona e Vicenza (alta valle del Chiampo).
Grandine e forte pioggia a Bassano del Grappa, con la linea temporalesca che è proseguita verso Padova.
Buona parte della pianura veneta è rimasta a secco, in particolare la pianura veneziana e la parte meridionale della provincia di Treviso.
Alla vista delle nuvole nere in molti speravano nell’arrivo della pioggia per bagnare i terreni completamente aridi.
Alla fine quella che sembrava una perturbazione estesa che doveva distribuire pioggia in maniera uniforme, si è concentrata in alcune aree e arrecando danni alle auto e colture.
Si apre ora una fase asciutta e una tregua al grande caldo, prima di una nuova offensiva di calore che prenderà il via da giovedì 13 quando le temperature torneranno a salire a causa del ritorno dell’aria calda africana.
Questa nuova ondata di caldo potrebbe essere la più intensa dell’intero periodo estivo.