Freddo e neve, rimpiombati a dicembre. Temperature in rialzo da venerdì. Perturbato anche inizio maggio ma con temperature nella media
Sembra di essere tornati a dicembre. Il colpo d’occhio dalla pianura è singolare: le montagne sono innevate da quota 6/700 metri.
Nelle località come il Nevegal, Cansiglio, Piancavallo, nella notte sono caduti tra i 30 e i 35 centimetri di neve. A latitudini superiori, il manto non ha superato i 15/20 centimetri.
Si sono svegliate imbiancate le città di Cortina, Auronzo, Sappada e Forni ma non sono mancate le precipitazioni anche nel Tarvisiano.
Hanno trovato neve fantastica i pochi sciatori che stamattina sono saliti sugli impianti del Faloria.
Come da previsioni, il tempo sarà freddo ancora fino alla fine della settimana.
Da venerdì 26 aprile le temperature aumenteranno progressivamente fino a portarsi tra il 28 ed il 30 aprile su valori sopra la media del periodo di 2-3 °C.
Sarà l’occasione per registrare nuovamente temperature massime comprese tra i 21 ed i 25 °C a seconda delle zone.
Non si tratterà di una rimonta anticiclonica strutturata bensì di una risalita di aria mite dovuta ad una bassa pressione che andrà ad approfondirsi tra la Penisola Iberica ed il Nord Africa. Non è un dettaglio da poco.
Difatti la lacuna barica sul Mediterraneo Occidentale tenderà a persistere anche nei primi giorni del mese di maggio con i modelli matematici previsionali che intravedono l’azione di una bassa pressione sull’Italia dal 1 maggio in poi.
Questo significa, per i primi giorni del mese di maggio, ulteriore instabilità atmosferica con piogge e temporali in un contesto termico che vedrebbe temperature nella media del periodo con massime comprese tra 19 e 23 °C e temperature minime tra i 10 ed i 15 °C.