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Fidanzati scomparsi: ritrovato il corpo di Giulia, in un canalone vicino Barcis

La speranza di ritrovare in vita Giulia Cecchettin si è infranta questa mattina dalla notizia arrivata dalla Val Cellina.
I Vigili del fuoco hanno ritrovato nei pressi di Barcis il corpo di una ragazza, con ogni probabilità il corpo della 22enne scomparsa da una settimana.

Il corpo è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo, in località Pian delle more.
La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell’arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli.
Quest’ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere.

La svolta alle indagini è arrivata giovedì mattina, grazie alla telecamera di Piancavallo, che registra il passaggio dei veicoli all’ingresso dell’area turistica è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione.
Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo.
Alla riaccensione, dunque, è scattato l’alert per il transito dell’automobile di Filippo Turetta.
Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale il giovane aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l’attenzione dei carabinieri.

Ora, all’appello manca Filippo Turetta per il quale è stato emanato un ordine di cattura europeo in considerazione che il giovane ha varcato il confine con l’Austria a Prato alla Drava e la sua auto è stata rilevata da un Targa-system, mercoledì 15 a Lienz.

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