PordenonePrendi nota

Ferrovia: Sacile-Gemona ha grandi potenzialità turistiche per assessore Amirante

L’assessore regionale alle infrastrutture Cristina Amirante è intervenuta quest’oggi in merito al futuro della linea ferroviaria Sacile-Gemona che in questi giorni ha scatenato non poche polemiche, in particolare da parte dell’opposizione. A gettare acqua sul fuoco è l’esponente dell’esecutivo Fedriga, che sul tema ha le idee chiare, frutto di una pianificazione e una condivisione dell’iter da portare avanti anche a seguito di un incontro avuto con l’amministrazione comunale sacilese.

“Nella precedente legislatura – spiega Amirante – il mio predecessore aveva dato importanza alla linea, definendo il nuovo contratto di servizio con Trenitalia comprensivo dei servizi fino a Gemona nel momento in cui si sarebbero conclusi i lavori di RFI per la riapertura delle ulteriori tratte al servizio commerciale.
Inoltre abbiamo proseguito la positiva esperienza, già attuata nel 2018 e 2019, dei treni con materiale storico lungo l’intera linea, a dimostrazione della continuità di visione tra le due amministrazioni regionali”.

“A inizio del mio mandato – prosegue l’assessore regionale – ho incontrato la giunta di Sacile; in quella circostanza non è emersa una volontà di chiusura della linea, ma è stata evidenziato invece il tema del passaggio a livello sulla statale 13 Pontebbana. Questo è un problema ereditato dalla giunta di centrosinistra, che ha voluto scommettere sulla riapertura della linea senza però assicurarsi prima da parte di RFI le opere infrastrutturali necessarie come, ad esempio, la soppressione del passaggio a livello.
Gioco forza è stato necessario ridurre il numero di treni programmati sulla tratta Maniago-Sacile per non bloccare ripetutamente il traffico lungo la Pontebbana. Ma per avere un servizio competitivo di trasporto pubblico locale ci vogliono più collegamenti in grado di soddisfare il viaggiatore negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, prediligendo questo mezzo di trasporto rispetto all’automobile”.

Di questo problema se ne è fatto carico l’amministrazione regionale a guida Fedriga, la quale non potendo potenziare il numero di treni per l’assenza della necessaria infrastruttura, ha dato prosecuzione al protocollo di intesa sottoscritto con Rfi.
“In questo accordo – evidenzia Amirante – è previsto un miglioramento della linea con valorizzazione del territorio nonché l’eliminazione delle interferenze con la rete viaria statale e riattivazione dei servizi ferroviari sull’intera Sacile-Gemona. In questo momento non è quindi possibile aumentare il servizio senza creare disagi lungo la statale 13.
Il potenziamento, potrà avvenire solo una volta realizzato il sottopasso”.

Infine, rispolverando un’idea emersa una decina di anni fa, l’assessore regionale ricorda che già allora si era prospettata per la linea ferroviaria da Sacile a Gemona una possibilità simile a quella messa in atto lungo la ciclovia San Candido-Lienz. “Questa nostra ferrovia – chiarisce l’assessore regionale – rappresenta una grande opportunità se messa in relazione e inserita all’interno della Fvg 3, una ciclovia strategica che offre una possibilità di sviluppo turistico a tutta l’area montana e pedemontana.
Infatti al pari della San Candido-Lienz, il nostro percorso ha le stesse caratteristiche di quello altoatesino, poiché garantirebbe la presenza di una ciclabile in prossimità di una ferrovia, consentendo al turista di poter usufruire di entrambi i servizi.
La validità di questo connubio è testimoniata anche dai dati registrati sulla ciclovia Alpe Adria che si avvale anch’essa della presenza della ferrovia a latere. I riscontri di Promoturismo ci dicono che questa nostra tratta è molto utilizzata fino a saturare tutta l’offerta di pernottamento durante il periodo la bella stagione”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio