
Due nuove tappe per il Cammino S.Cristoforo: Pordenone e i Magredi
Per volontà dell’amministrazione comunale di Pordenone, il Cammino di San Cristoforo si arricchisce di due nuove tappe, che vedono il coinvolgimento dello stesso Comune e dei Comuni lungo gli itinerari prescelti – entrambi attraversano gli ambienti unici e straordinari dei Magredi – Cordenons, San Quirino, Vivaro, e Vajont, oltre ai Comuni già toccati dal Cammino, Spilimbergo, Maniago e Montereale Valcellina. Anche questa parte del progetto è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso i bandi per il turismo e consentirà alla città e agli altri territori interessati, di connettersi al Cammino di San Cristoforo, creando un circuito ad anello dalle spiccate valenze culturali e naturalistiche.
Con le due nuove tappe il Cammino di San Cristoforo si arricchisce sia in termini storico culturali, basti pensare alle opere del Pordenone, ai musei cittadini, ai Templari e le vie storiche di pellegrinaggio, sia ambientali e naturalistici, con i parchi cittadini, le risorgive e i Magredi, siti di importanza comunitaria, di straordinario fascino e unicità.
Esse possono essere utilizzate per raccordarsi al percorso in pedemontana, ma anche per creare un itinerario ad anello, che unisce Pordenone, Maniago e Spilimbergo.

Camminare per ritrovare il contatto con la natura, con se stessi o con il mondo; camminare perché fa bene al corpo e alla mente, perché aiuta la meditazione, nutre la spiritualità e sostiene la fede: oggi come nei secoli passati, qualunque sia la motivazione, sempre più persone si mettono in cammino. Il Friuli Venezia Giulia, terra di confine e quindi anche di passaggio e di incontro, è ricco di itinerari e cammini.

Da queste premesse nell’estate del 2018 è nato il Cammino di San Cristoforo, da un’idea di Luisa Cappellozza e Giorgio Viel col coordinamento del GAL Montagna Leader di Maniago, in sinergia con la Diocesi di Concordia-Pordenone, Promoturismo Fvg e tutti gli enti locali toccati dal tracciato.
L’itinerario connette il Veneto agli antichi percorsi di pellegrinaggio in Friuli, che conducevano e ancora oggi conducono, camminatori e camminatrici dalla Carinzia al Friuli e quindi a Venezia.
Il tracciato in Friuli si snoda tra Livenza e Tagliamento lungo la direttrice pedemontana, inoltrandosi anche nella Val Meduna, Val Cosa e Val d’Arzino, entrando nei borghi soprattutto per favorire il contatto con le comunità locali e l’ospitalità nelle oltre 20 strutture aderenti (B&B, alloggi agrituristici e alberghi).
il progetto intende valorizzare e incentivare la crescita economica del territorio attraverso lo sviluppo del turismo dei cammini, integrandolo, mettendolo in rete e portandolo a sistema con le altre risorse esistenti. Attraverso il Cammino vengono promosse forme di mobilità “dolce” da praticare a piedi, ma anche in bicicletta, o con il supporto del treno (linea ferroviaria Sacile-Gemona).
Nel suo primo anno di vita ha visto la presenza soprattutto di piccoli gruppi provenienti dall’Austria, famiglie, gruppi di amici, ma anche docenti Universitari e studiosi provenienti da Klagenfurt.
Il Cammino infatti si innesta ad est sulla Romea Strata, favorendo per chi proviene dal nord Europa il collegamento con il Veneto, attraverso la nostra Pedemontana.