Draghi Presidente del Consiglio incaricato: i commenti in Veneto e Fvg

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito stamane a Mario Draghi, che ha accettato con riserva, l’incarico di formare il nuovo governo.
Positivi i primi commenti degli esercenti di Veneto e Friuli: ecco quelli di Patrizio Bertin, Presidente di Confcommercio Veneto, e di Marco Zoratti, vicepresidente di Confesercenti Fvg.
Per Patrizio Bertin si tratta di un’ottima scelta: “Da quasi un mese la politica era in stallo, commenta.
Vista la situazione che si era creata, piuttosto stucchevole, ora come ora quello di Draghi è, per competenza, esperienza e caratura, il miglior profilo che si possa avere alla guida del governo per affrontare l’emergenza in atto e le sfide che ci aspettano”.
Bertin osserva l’evolversi della situazione.
“Stiamo attraversando una crisi senza precedenti, la più grave dal secondo dopoguerra.
Ci auguriamo che il professor Draghi ottenga la fiducia delle Camere e possa essere al più presto operativo, con quell’approccio pragmatico che lo contraddistingue, libero da certi cattivi giochetti e dall’incertezza di una certa politica che non fa bella figura.
Draghi può fare bene il necessario per sostenere e rimettere in moto l’economia, con risposte all’altezza della situazione, per rilanciare il Paese, come egli stesso ha sottolineato nella sua prima dichiarazione al Quirinale”.
Secondo Marco Zoratti, vicepresidente Confesercenti Fvg: «L’arrivo dell’ex numero uno della Bce potrebbe sembrare un commissariamento, ma non è così.
Il Parlamento non è stato in grado di gestire politicamente la crisi e l’unica alternativa sarebbe il voto, una scelta, però, con eccessivi margini di imprevedibilità.
Il contrario di ciò che serve al Paese ora.
I fondi in arrivo dall’Europa devono essere gestiti con attenzione e una visione strategica del futuro.
Rappresentano un’importante opportunità per l’Italia.
Un’occasione che non è possibile lasciarsi sfuggire.
L’autorevolezza e le capacità di Mario Draghi le abbiamo potute testare durante la sua permanenza in Ue, quando ha saputo gestire sfide importanti, con i risultati che tutti conosciamo.
E proprio i suoi trascorsi fra i vertici dell’Unione sono un plus da non sottovalutare, certamente saprà instaurare un dialogo collaborativo.
L’auspicio è che riesca a fare altrettanto anche con i corpi intermedi, come le associazioni di categoria e i sindacati, mettendo in campo, per il bene del Paese, tutto il pragmatismo che da sempre lo contraddistingue».