Domenica di soccorsi in montagna. Deceduto un 62enne colto da malore, neve e ghiaccio le insidie maggiori

Nel pomeriggio l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a Cortina d’Ampezzo, per un escursionista rimasto bloccato sopra un salto di roccia, dopo aver salito la Ferrata Dibona al Cristallo.
M.C., di Carbonera (TV), di 35 anni, uscito dal tratto attrezzato aveva proseguito verso il Ricovero Buffa, per poi tornare indietro e scendere lungo un canale, salvo poi rimanere bloccato tra rocce e neve.
Risaliti dalle coordinate al punto in cui si trovava, nel canale a sud di Forcella Granda, l’uomo è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello.
Successivamente l’eliambulanza si è diretta al Picco di Roda a Pieve di Cadore, per un secondo escursionista in difficoltà a causa delle rocce gelate.
M.N., 40 anni, di Marghera (VE), si era infatti fermato, senza più essere in grado di scendere o risalire, lungo il sentiero numero 351 nel Cadin.
Individuato e caricato a bordo con un verricello, l’escursionista è stato tratto in salvo e caricato a bordo.
Attorno a mezzogiorno e mezza una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata inviata sulla stradina che dal Rifugio Palmieri scende verso Casera Federa, per un escursionista colto da malore. G.A.B., 62 anni, di Venezia, che aveva perso i sensi e poi si era ripreso, è stato accompagnato in fuoristrada al rendez vous con l’ambulanza, che lo ha trasportato all’ospedale per le verifiche del caso.
Attorno alle 14 è scattato l’allarme per un uomo colto da malore, mentre con i familiari si trovava nei pressi del Lago di Fosses, sulle Dolomiti d’Ampezzo.
Sul luogo indicato è subito volata l’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, che è atterrata nelle vicinanze. Personale medico e tecnico di elisoccorso sono subentrati ai presenti, che già stavano facendo il possibile, nelle manovre di rianimazione, ma non c’è stato niente da fare, se non constatare il decesso di P.C., 62 anni, di Lozzo di Cadore (BL).
Ricomposta, la salma è stata trasportata alla piazzola del Codivilla.
Alle 15.30 circa l’elicottero di Treviso emergenza è intervenuto un centinaio di metri più in basso rispetto al bivio tra i sentieri 926 e 923, sotto il Rifugio Semenza, poiché percorrendo assieme al marito il 923 un’escursionista aveva accusato dolori addominali.
Individuata dall’equipaggio la donna è stata recuperata con una verricellata dal tecnico di elisoccorso e trasportata a Col Indes, dove il personale medico ha effettuato i primi controlli e dove una squadra del Soccorso alpino dell’Alpago era pronta in supporto alle operazioni.
L’eliambulanza è poi tornata sul sentiero per imbarcare anche il marito, portato a Col Indes e affidato ai soccorritori per essere riaccompagnato alla macchina.
La donna è stata invece trasportata all’ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
Alle 11.30 circa la Centrale del 118 è stata allertata per un cacciatore che, mentre si trovava con due colleghi a circa 1.900 metri di quota sul versante sud est del Monte Pore, Colle Santa Lucia, era scivolato riportando la sospetta lussazione di una spalla.
Recuperato con il verricello dal tecnico di elisoccorso dell’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, L.D.A., 22 anni, di Colle Santa Lucia (BL), è stato trasportato all’ospedale di Belluno.
Verso le 13 l’elicottero è volato lungo il sentiero numero 224 sotto il Popena Basso di Misurina, dove si era fatta male un’anziana. M.Z., 87 anni, di Cortina d’Ampezzo, che si trovava con un’amica, aveva lei stessa dato l’allarme spiegando precisamente cosa si era fatta, un probabile trauma al polso e una botta alla testa, e dove si trovava, su un ghiaione.
La donna, aiutata anche da un ragazzo di passaggio, è stata caricata a bordo dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore con un verricello e trasportata all’ospedale di Belluno