
Dalla montagna/Un’altra famiglia si perde nei boschi (con figlio undicenne)
Ravascletto (Ud) – Ancora un’intera famiglia persasi nei boschi delle nostre montagne.
Stavolta perdere la via è toccato a padre, madre e figlio bolognesi, rispettivamente di 48, 45 e 11 anni.
Il terzetto era partito da Ravascletto con la funivia e intendeva rientrare a valle a piedi, seguendo un tratto di sentiero e poi il tracciato della pista da sci.
La famiglia è ripartita dall’Agriturismo Malga Pozòf da quota 1583 verso valle ma, seguendo i bolli rossi apposti su alcuni alberi come segnale per i boscaioli, si sono ritrovati disorientati in un bosco misto di faggi e abeti. a quota 1300. sul versante settentrionale del monte.
Poco dopo le 18 sono andati in loro soccorso gli uomini della stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e Speleologico FVG e due uomini della Guardia di Finanza.
Grazie alle coordinate fornite dalla Sores e dal sistema di georeferenziazione SMS Locator – coincidenti – intorno alle 19.30 la famiglia è stata ritrovata e ricondotta a Malga Pozòf.
Spostiamoci in Veneto.
Nel percorrere la Monaco – Venezia, arrivato a Forcella Nerville, un escursionista israeliano di 24 anni ha iniziato a scendere seguendo un vecchio percorso puntinato sulla cartina, finché ha perso la traccia finendo su una lastra di roccia scivolosa.
Si è quindi liberato del pesante zaino lanciandolo di sotto e ha provato ad avanzare, bloccandosi però, dopo essere scivolato, per non rischiare di cadere nel vuoto.
Scattato l’allarme attorno alle 14 di ieri, una squadra del Soccorso alpino di Longarone è partita dalla Val Grave de San Marco a quota 800, con le coordinate che davano il ragazzo a 1.200.
Mentre in realtà era molto più sopra, a 1.600 metri di altitudine.
I tre soccorritori hanno prima ritrovato lo zaino e poco dopo hanno visto il giovane incrodato.
Per tirarlo giù sano e salvo è stato quindi necessario l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha portato in zona un tecnico che si è poi arrampicato sulla parete ed ha assicurato il ragazzo, per poi calarlo con l’aiuto dei soccorritori.
Infine, nella zona bellunese di Comelico Superiore, intorno alle 13.30 di ieri il Soccorso alpino della Val Comelico è stato attivato per un escursionista che si era fatto male al Passo Silvella, sulla cresta di confine.
Il ventottenne di Dolo, che si trovava con un amico e aveva riportato un sospetto trauma al ginocchio, è stato raggiunto da una squadra in fuoristrada e accompagnato alla macchina, con la quale si è allontanato autonomamente.