Venezia

Da e per il Marco Polo/La Finanza recupera un milione e mezzo di tasse non pagate dagli aerotaxi

I militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia, nel periodo da giugno ad ottobre, nel solo scalo aeroportuale Veneziano, hanno recuperato oltre un milione e mezzo di euro di imposta erariale prevista per i voli di aerotaxi e che negli ultimi anni non era stata mai versata.

Si tratta di una operazione finalizzata all’individuazione del corretto versamento dell’imposta erariale prevista per i voli di aerotaxi, ossia voli non di linea effettuati con velivoli riconducibili a soggetti giuridici operanti nel settore del noleggio.

L’imposta, prevista per ogni tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale, è corrisposta dal passeggero al vettore aereo, su cui ricade l’obbligo finale del versamento nelle casse dell’Erario.
In particolare i finanzieri hanno acquisito, presso le Società di handling dell’Aeroporto internazionale “Marco Polo”, oltre 11.000 documenti “D.U.V.” (Dichiarazioni Uniche del Vettore) presentati da Società di aerotaxi che hanno effettuato, sia con aerei che con elicotteri, voli privati di trasporto passeggeri con destinazione Venezia-Tessera negli anni dal 2017 al 2020.

Dall’analisi della cospicua documentazione, incrociando gli elementi con i versamenti tributari effettivamente riscontrati, è emerso che 302 Società italiane ed estere non hanno ottemperato correttamente al pagamento della “Imposta Erariale per i passeggeri” per ben 2267 voli, corrispondenti a 8021 passeggeri.

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