Da Cortina a Pian di Vedoia, terribilmente in coda

Ancora una volta la Statale di Alemagna dimostra tutti i suoi limiti quando deve sostenere un aumento dei volumi di traffico turistico.
Se il 7 e l’8 dicembre ci sono state code in salita, in particolare all’uscita dall’A27, nel primo pomeriggio di quest’oggi si è materializzato il rientro con un serpentone di auto ferme in coda da Tai di Cadore sino all’ingresso autostradale di Pian di Vedoia.
A complicare la situazione, la scelta di numerosi automobilisti di imboccare percorsi alternativi, come la vecchia Cavallera, oppure il tratto da Caralte a Perarolo per innestarsi nella vecchia Alemagna.
E’ solo un palliativo perché prima o poi devono necessariamente confluire nell’imbuto tra Castellavazzo e Longarone, dove si innesta il traffico proveniente dalla Val Zoldana.
Tutto questo comporta ad un congestionamento totale con code sia sul nuovo tratto dell’Alemagna che sul vecchio percorso.
Tranquilli, solo in serata tutto tornerà alla normalità.
Ma anche il tragitto dopo Longarone non riesce a defluire a causa nella nuova rotonda di Fortogna, costruita nei mesi del Covid, che deve essere affronta a non più di 30 km/h.
Anas ha costruito la rotonda per permettere agli abitanti della frazione di Longarone di accedere in maniera più agevole alla statale ma si è dimostrata una terribile strozzatura per il traffico discendente.
In queste ore sui social la protesta è un fiume in piena con segnalazioni di traffico rallentato sin da Cortina.
Il 7 dicembre Anas ha pubblicato le gare d’appalto per le varianti olimpiche di Tai, Valle e San Vito di Cadore. Quando saranno ultimate, non cambierà nulla, gli automobilisti saranno ancora tutti in coda nonostante la presenza della Smart Mobility che rileverà il traffico in tempo reale.