Friuli Venezia Giulia

Covid Fvg/Le vaccinazioni riducono i casi tra i sanitari: da mercoledì al via la vaccinazione degli Over 80

“Assistiamo ogni giorno a una riduzione significativa del personale sanitario contagiato da Covid-19, pensiamo sia grazie anche ad un’alta adesione al vaccino raggiunta per questa prima categoria e pari al 90%, mentre per le case di riposo la copertura tocca l’85% degli ospiti.
Percentuali che dimostrano un importante lavoro messo in campo dal sistema sanitario, che è stato capace di rispondere in modo efficace”.

Lo ha detto il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, oggi durante l’illustrazione del piano vaccinale ai rappresentanti delle professioni sanitarie regionali.

“Continueremo il confronto attraverso questi incontri” ha detto Riccardi sottolineando come “i risultati di questo lavoro sono il frutto di uno sforzo collettivo”.
Le professioni sanitarie dal canto loro hanno espresso la disponibilità e la piena collaborazione per sostenere le misure previste dal piano vaccinale nella convinzione che la strategia adottata dalla Regione nel medio termine darà risultati importanti.

“Da mercoledì prossimo, 10 febbraio, in Friuli Venezia Giulia sarà possibile per gli over 80 (classe 1941
compresa) prenotarsi per la vaccinazione anti Covid (presso sportelli Cup, farmacie e call center), in un contesto garantito dal fatto che nella prima fase della campagna, destinata agli operatori sanitari e agli ospiti delle case di riposo, la Regione ha inteso procedere con serietà e lungimiranza programmando le somministrazioni in maniera tale da non mettere mai a rischio le scorte per la seconda dose”.

Così il governatore Massimiliano Fedriga, illustrando il via alla campagna vaccinale riservata agli ultraottantenni (antidoti Pfizer e Moderna) e introducendo quelle che saranno le linee guida della fase parallela destinata gli under 55 (limite d’età imposto per il siero AstraZeneca) appartenenti alle Forze dell’ordine, al mondo della scuola e ai servizi essenziali.

Fedriga, sottolineando come l’espletamento della parte relativa agli over 80 (inizio vaccinazioni previsto per il 15/2) comporterà un calo della pressione sulle strutture ospedaliere, ha anche auspicato un’accelerazione da parte delle autorità competenti per il via libera ad altri vaccini, attualmente sotto esame, che consentirebbero un importante aumento dell’offerta al fine di coprire il prima possibile una parte significativa della popolazione, in un’ottica sia sanitaria che di rapida ripresa delle attività produttive.

E se per la parte riservata agli ultraottantenni (a 15mila dei 108mila in regione, per le condizioni di salute, verrà riconosciuto il servizio domiciliare di vaccinazione) la configurazione della platea è ben che definita, non accade lo stesso, come ha spiegato il governatore, per gli under 55 con AstraZeneca, in quanto la definizione di ‘servizi essenziali’ risulta troppo generica e a tal fine lo stesso Fedriga ha inviato una richiesta di chiarimenti alla struttura commissariale, “affinché ci sia un chiarimento ufficiale che eviti fraintendimenti ed eventuali tensioni sociali sull’interpretazione delle priorità”.

La parola è poi tornata a Riccardo Riccardi, per comunicare tempistica e numeri della campagna vaccinale per gli ultraottantenni, dopo aver rimarcato quali siano i canali per le prenotazioni “Cup, farmacie abilitate e call center (0434/223522) e – ha specificato – non i medici di base.
Le agende rimarranno aperte per fissare la prima dose fino al 28 marzo e contiamo di completare il lavoro, per gli over 80, nella settimana tra il 18 e il 25 aprile”.

Per quel che riguarda i siti deputati alle vaccinazioni saranno in tutto una trentina, organizzati dalle Aziende usando la rete capillare sul territorio dei distretti sanitari.

Infine, per quel che riguarda le categorie riservate per l’antidoto Astra Zeneca (under 55, classe 1967 compresa), la programmazione verrà concordata con le articolazioni dello Stato a cui fanno capo le stesse categorie: Prefetture e Ufficio scolastico regionale.
La linea è quella di operare sulle falsa riga di quanto fatto per le case di riposo, ovvero delegare le istituzioni e i servizi coinvolti nel presentare un elenco alle Aziende sanitarie per poi procedere nelle sedi deputate alla vaccinazione.

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