Covid & Business/Maxi sequestro della GdF di Treviso di mascherine non a norma

In questo periodo legato all’emergenza Covid, proseguono i controlli delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso per contrastare la commercializzazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) non conformi.
Analizzando i flussi internazionali di merci, i finanzieri della Compagnia di Treviso hanno individuato un magazzino nel comune di Villorba, deposito di un’ingente partita di mascherine di tipo FFP2/KN95 e chirurgico, provenienti dalla Cina e non in regola con la normativa in materia di sicurezza.
Quando sono entrati nel locale, gli uomini della Guardia di Finanza si sono trovati di fronte ad una quantità impressionante di DPI: 374.320 mascherine, tutte prive delle necessarie certificazioni e con falso marchio CE.
Tutto il carico è stato sequestrato.
La documentazione fiscale e contabile acquisita ha poi permesso di ricostruire la complessa filiera di produzione e commercio delle mascherine: realizzate in Cina, sono state successivamente importate in Olanda, per poi essere vendute ad una società svizzera.
Questa, come ultimo passaggio, le ha cedute all’azienda italiana che, dopo il dilagare della pandemia, aveva riconvertito la propria attività, nello scorso maggio, al commercio di articoli medicali e dispositivi di protezione individuale.
I due amministratori delle società, svizzera e italiana, responsabili dell’illecita importazione e commercializzazione dei dispositivi non conformi, sono stati quindi segnalati alla Procura della Repubblica di Treviso per i reati di frode in commercio e vendita di prodotti pericolosi.
Con quest’ultimo intervento, il numero totale di dispositivi di protezione individuale sequestrati quest’anno dalla Guardia di Finanza di Treviso supera il mezzo milione, mentre sono quasi 4.000 i litri di gel igienizzante ritirati dal commercio.
Tutto ciò a dimostrazione di come la pandemia rappresenti purtroppo, per molti, un terreno fertile da cui trarre facili e ingenti (ma illeciti) profitti.