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Cortina: albergatori si preparano all’inverno. Straniero il 60% degli ospiti. 8 gli alberghi in ristrutturazione

Dopo un’estate complessivamente positiva (+3,2%), gli Albergatori di Cortina ora guardano all’inverno. Le nevicate dei giorni scorsi e la decisione di anticipare l’apertura di alcuni impianti fa ben sperare, anche se attualmente il tasso di occupazione è ancora indietro sul 2022, così come attestato da uno studio di H-Benchmark realizzato appositamente per l’Associazione.

«I dati sono in costante evoluzione – Commenta il Presidente Stefano Pirro – Il calo che stiamo registrando per certi versi è fisiologico.
L’apertura anticipata degli impianti, speriamo che ci dia una mano, nonostante stiamo vivendo un momento di grande incertezza sia economica che sociale. Proprio per questo, sta soprattutto a noi professionisti dell’accoglienza riprogrammare le attività affinché chi sceglie di investire in una vacanza a Cortina riceva un’adeguata contropartita.
È noto poi come a Cortina ci siano diversi hotel in ristrutturazione. Lo scorso anno erano 4. Quest’anno se ne sono aggiunti altri 4 per un totale di circa 600 posti letto in meno.

Natale e Capodanno i periodi preferiti dai turisti

Al momento lo slot temporale più “gettonato” in termini di camere riservate risulta essere quello compreso tra Natale e Capodanno (circa 60% – 61% se si considera la sola notte del 31 dicembre), seguito dal ponte dell’8 dicembre (56%) e dall’ultima settimana di gennaio (55%) quando a Cortina si disputerà la Coppa del Mondo di Sci.
A essere preferiti sono i soggiorni superiori alle 3,4 notti.

Ancora stranieri: 6 ospiti su 10 provengono dall’estero

Rilevante è il fatto che, così come accaduto nei mesi estivi, gran parte degli ospiti provenga dall’estero: 60% di stranieri contro il 40% di turisti nostrani. L’analisi evidenzia in particolare un significativo aumento di prenotazioni dal Regno Unito (+15%) rispetto allo scorso anno. In crescita anche gli americani (+5%) che già in estate – con il 17,6 di presenze consolidate – l’avevano fatta da padroni, mentre i dati relativi a tedeschi, australiani e canadesi si confermano in linea con il 2022.
Con l’arrivo del freddo torneranno anche i Russi, costretti negli ultimi due anni a disertare la Conca: il 7% della presenza sovietica ad oggi acquisita si concentrerà a ridosso della notte di S. Silvestro.

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