Contrabbando di benzina/La Finanza di Treviso intercetta 31 mila litri
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno sequestrato un autoarticolato che trasportava 31.100 litri di benzina spacciata per “solvente”.
Il mezzo è stato individuato dai finanzieri durante un controllo al casello autostradale di Preganziol.
Partito dall’Austria, era entrato in Italia dal valico di Tarvisio e in teoria risultava diretto nel Sud della Spagna.
I tentennamenti del conducente polacco alle domande postegli hanno convinto i finanzieri ad approfondire il controllo: l’uomo affermava di non sapere cosa trasportasse e di essere diretto nella zona di Valencia, dove avrebbe consegnato il prodotto a una società di lavorazioni metallurgiche, pur non avendo con sé alcun documento commerciale che supportasse le sue risposte.
Inoltre, i circa 2.500 km per la sola tratta di andata rendeva l’operazione illogica per tempi e costi.
In realtà, con ogni probabilità il carico non sarebbe mai arrivato in Spagna, destinato invece ad essere venduto illegalmente in Italia, con un’evasione delle accise di oltre 22.000 Euro.
L’autista è stato denunciato per contrabbando.
La benzina invece, come accade in quesati casi, andrà ad un corpo statale, in questo caso al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno che la useranno per i mezzi di soccorso.
Il fenomeno del contrabbando di prodotti petroliferi tramite la cosiddetta “rotta balcanica” è letteralmente esploso negli ultimi anni: a tale riguardo, per dare una dimensione dell’imponente volume di operazioni di questo tipo, basti pensare che i veicoli registrati in transito lungo il tratto autostradale trevigiano, con esposte le targhe che identificano il trasporto di gasolio e benzina, sono passati da 11.500 circa del 2016 a oltre 40.000 del 2019.