Confartigianato Sinistra Piave e Savno: nuovo scontro sulle tariffe rifiuti
Più volte negli anni, Confartigianato Oderzo-Motta è stata capofila della protesta contro l’applicazione delle tariffe rifiuti per utenze non domestiche applicate da Savno.
Già tra il 2015 e il 2016 vi furono polemiche e proteste, anche finite sui media, alle quali Savno ha poi trovato la quadra con un’intesa allargata a tutte le associazioni degli artigiani.
Ma proprio al tavolo di allora, Confartigianato aveva evidenziato un’altra criticità, a suo dire un’ingiustizia.
Alcune imprese producono rifiuti anche non urbani e dunque non assimilabili, per il cui ritiro devono affidarsi a ditte specializzate: rottami ferrosi, vernici, oli esausti, scarti di lavorazione, plastica, ebbene ai costi applicati da Savno si aggiungono altri costi di smaltimento.
Ora, a dare conforto alle tesi dei Presidenti di Confartigianato Oderzo-Motta, Armando Sartori, Confartigianato Conegliano, Severino Dal Bò e Vittorio Veneto, Enrico Maset, arriva un chiarimento emesso dal Ministero della Transizione Ecologica sull’applicazione della TARI che, alla lettera C, fa riferimento all’articolo 184, comma 3, sposando in pieno le osservazioni degli artigiani che ora tornano all’attacco sul sistema di tariffazione di Savno per le utenze non domestiche.
In soldoni, questo documento chiarisce che la tariffa non può essere calcolata sui rifiuti non assimilabile ai rifiuti urbani. Testualmente: “Le superfici dove avviene la lavorazione industriale sono escluse dall’applicazione dei prelievi sui rifiuti, compresi i magazzini di materie prime, di merci e di prodotti finiti, sia con riferimento alla quota fissa che alla quota variabile.”
Per Armando Sartori un aspetto dell’incontro di 5 anni fa per il quale non ha mai avuto soddisfazione.
Ora Savno sarà chiamata a spalmare e ricalcolare i costi.
Se già 5 anni fa ti adeguavi, rincara Sartori, ora non dovresti arrovellarti per trovare come spalmare i minori introiti che deriveranno dalla norma.
Ecco perché le Confartigianato della Sinistra Piave chiedono a gran voce che i costi ora non siano suddivisi tra i soliti noti: serve altresì una mappatura/censimento delle aziende, così che sia possibile vedere chi produce rifiuti urbani e chi no.
Ora la palla passa all’Autorità di Bacino e, anticipando i tempi, mercoledì l’Associazione ha inviato una mail a tutti i sindaci della Sinistra Piave, con una raccomandazione in particolare: “Facciano attenzione al momento del voto in Consiglio di Bacino”.
La Confartigianato è aperta al dialogo ma, conclude Sartori che parla anche a nome degli altri presidenti di Conegliano e Vittorio Veneto, “Sappiano che abbiamo 60 giorni per ricorrere e questa volta ricorreremo al provvedimento, se non verrà accolto questo importante chiarimento del Ministero per la Transizione Ecologica”.