Con la futura bretella del Marco Polo, più lunghi i tempi in treno tra Venezia e Trieste

E’ passato più di un mese quando Salvini e Zaia hanno inaugurato il cantiere per il futuro collegamento ferroviario con l’aeroporto Marco Polo.
Fino ad ora, dal mondo politico del Friuli Venezia Giulia non è pervenuta alcuna osservazione o richiesta di chiarimento sulle parole pronunciate dal Governatore Luca Zaia che ha salutato così l’avvio dell’opera: “grazie a quest’opera il Veneto sarà la prima Regione d’Italia ad avere un aeroporto con una stazione passante dove ogni giorno transiteranno 18 treni a lunga percorrenza e 43 regionali per un totale di 61 convogli, uno ogni 15 minuti”.
Significa che, orario ferroviario attuale alla mano, transiteranno per la bretella dell’aeroporto Marco Polo tutti gli attuali Freccia Rossa e Intercity. Da capire se “43 Regionali” sia riferito ai Regionali locali che compiono la tratta Venezia/Portogruaro e viceversa e non ai Regionali Veloci che percorrono l’intera tratta.
La Bretella dell’aeroporto sarà pronta entro dicembre 2025, e da lo scenario prospettato prevede che i treni che percorrono la linea storica percorreranno la bretella aeroporto e poi riprenderanno il viaggio, significa almeno 15 minuti di percorrenza in più nella tratta Trieste/Mestre, vero nodo di scambio del Nord-Est.
I treni attualmente coprono il tragitto tra Trieste Centrale e Mestre in: 100 minuti (1h e 40min.) se Freccia Rossa solo con fermata intermedia all’aeroporto di Ronchi, altrimenti 101 se fermano anche a Monfalcone e Portogruaro. Un Regionale Veloce copre la tratta in 113 minuti, un Inter City tra 118 e 121 minuti.
Poi ci sono i Regionali che fermano ovunque, ma il capolinea è nella Città del Lemene sia quelli provenienti da Venezia, sia da Trieste, tempo di percorrenza Portogruaro/Mestre: 1 ora.
L’instradamento dei convogli in Bretella Aeroporto non farà che vanificare il progetto di potenziamento tecnologico dell’intera tratta Venezia-Trieste, come riportato dal sito fsitaliane.it: “un pacchetto d’interventi che riguardano il potenziamento tecnologico della tratta Mestre – Ronchi Sud, la soppressione di alcuni passaggi a livello, interventi alle opere d’arte di linea, 2 nuovi Posti di Movimento, Varianti di tracciato a Portogruaro, Latisana, sul Fiume Isonzo e tra Ronchi dei Legionari e Aurisina.
Attraverso questi interventi, si prevede di innalzare la velocità della linea in certi tratti a 200 km/h.
I benefici prodotti dall’intervento per l’utenza pendolare e turistica saranno la diminuzione dei tempi di percorrenza, l’incremento di capacità e regolarità di esercizio, inoltre il miglioramento delle prestazioni della linea in termini di traffico lunga percorrenza permetterà l’adeguamento della linea agli standard europei dei corridoi merci.
• Aumento della capacità teorica ammessa sulla linea dagli attuali 7 treni/h a 10 treni/h nei due sensi di marcia.
• Il progetto consentirà anche di ridurre i tempi di percorrenza fino a 10′ per i servizi Lunga Percorrenza.
RFI, nelle sue premesse, prevede che il potenziamento tecnologico accadrà in maniera progressiva tra il 2025 e il 2026, ciò significa dopo l’entrata in esercizio della Bretella del Marco Polo.
Evidentemente la Giunta Fedriga non ha ancora colto i risvolti di questa mossa veneta. Se l’obiettivo era quello di ridurre notevolmente i tempi di percorrenza della Venezia/Trieste, deve invece assistere ad un’opera che rischia di allungare i tempi di percorrenza tra Mestre e Trieste ma si dilatano anche i tempi per raggiungere le due città del Veneto Orientale, San Donà e Portogruaro.
I fondi per il potenziamento della Venezia/Trieste sono quelli del PNRR e il Commissario Straordinario è l’Ing. Vincenzo Macello di RFI, che seguirà i lavori anche della Bretella Aeroporto.