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Casarsa-Pinzano: stop alla ciclabile, comitato chiede il recupero del bene storico

Finito il sogno della Regione Friuli Venezia Giulia di trasformare in pista ciclabile la dismessa linea ferroviaria Casarsa-Pinzano al Tagliamento.

A porre fine a questa trasformazione, il comitato di cittadini che si è battuto contro questa realizzazione e ha inviato una nota al Ministero dei Beni Culturali che in data 29 agosto ha accolto la richiesta e posto il bene sotto tutela. Nella richiesta era stato sottolineato come la dismessa linea, aperta nel 1893 e chiusa nel 1967, riporti ancora manufatti di fine ‘800 come i binari esistenti che riportano ancora le date delle fonderie.

Nella nota del Ministero della Cultura sottolinea che “è stato accolto l’interesse culturale per il tracciato, perché con la sua dismissione, è diventato un esempio emblematico di archeologia industriale.
Per il valore tangibile avuto in alcune pagine rilevanti di storia, specie durante la Grande Guerra per la mobilità assicurata ai numerosi convogli militari, alle truppe in ritirata e alle migliaia di civili in cerca di salvezza a seguito dell’avanzata austro-ungarica.
Non presentando rischio archeologico in sedime, il Ministero ritiene meritevole di tutela.

La nota è stata inviata per conoscenza oltre che alla Regione Friuli Venezia Giulia, ora proprietaria del tracciato, anche ai comuni di Casarsa, Valvasone Arzene, San Martino, San Giorgio della Richinvelda, Spilimbergo e Pinzano.

La Regione Fvg può fare ricorso al decreto di tutela.

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