Venezia

Carabinieri Forestali sequestrano gufo al Tronchetto usato per foto con turisti

Il Nucleo Carabinieri Forestali di Venezia ha sottoposto a sequestro un giovane esemplare di gufo utilizzato dal proprietario ucraino per attirare/adescare i turisti, i quali dietro pagamento in denaro, avrebbero potuto scattare delle foto insieme all’animale.
Lo straniero era stato fermato dalla polizia locale al Tronchetto, che insieme a personale veterinario della ULSS 3, avevano interrotto l’attività e sottoposto a controlli sanitari il rapace.

I carabinieri, intervenuti presso il canile rifugio del Comune di Venezia, dove era stato temporaneamente collocato l’animale, hanno prontamente proceduto al riconoscimento e classificazione dell’esemplare come riferibile alla specie gufo comune, tutelato al massimo livello dall’UE.

Il volatile era stato illecitamente introdotto in Italia accompagnato da un passaporto PET riferito ad una scimmia, con tanto di indicazione di microchip, che poi non sarebbe stato riscontrato sull’animale (privo anche di anello identificativo) e da documentazione sanitaria scaduta.

Il gufo è stato temporaneamente affidato al responsabile del canile rifugio, ma su disposizione della procura di Venezia, personale del Nucleo CITES ha affidato in adozione il giovane gufo al Centro Recupero fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena, struttura pronta a prendersi cura del giovane esemplare e a garantirgli un’esistenza in ambiente idoneo.

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