Carabinieri di Venezia recuperano prezioso dipinto di scuola fiamminga sottratto 20 anni fa a Borca di Cadore

Il dipinto “Natura morta con vaso di fiori” è stato recuperato dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, nell’ambito di un’ampia indagine finalizzata a prevenire e contrastare il commercio di beni culturali di provenienza illecita.
Il dipinto è comparso sul mercato antiquariale a febbraio 2020 quando stava per essere battuto in vendita da una casa d’aste toscana.
I militari, che quotidianamente monitorano centinaia di opere pubblicate in vari cataloghi di vendita, hanno comparato le immagini del bene all’incanto con quelle contenute nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, identificando così l’opera.

Il bene era stato rubato a un privato cittadino presso la sua abitazione di Borca di Cadore nel 2001. Le indagini condotte dal Nucleo TPC di Venezia hanno portato all’identificazione del mandatario a vendere, ricostruendo la storia del dipinto: dopo il furto e la ricettazione, l’opera è stata oggetto di svariati passaggi di proprietà, che hanno interessato diverse Regioni italiane, sino a giungere nelle mani di un soggetto che ha tentato di mascherarne la provenienza, dichiarando di averla acquistata da una persona deceduta anni prima, con l’intento di vanificare le indagini.
A distanza di vent’anni dal furto i Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia restituiscono così al legittimo proprietario il prezioso ‘Ramino’.