Pordenone

Cadde nel 2021 da un’impalcatura alta 6 metri: chiesto il giudizio per i due datori di lavoro

Chiuse le indagini sull’infortunio sul lavoro avvenuto il 23 giugno del 2021 a Claut in cui un operaio bellunese di Gosaldo, Enzo Masoch, cadde da un’impalcatura alta 6 metri, riportando ferite gravi con prognosi di oltre 40 giorni.
Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio di B.G., 47enne di Claut, e V.C., 56enne di Ponte nelle Alpi, rispettivamente datori di lavoro della “GB Costruzioni srl” e della “La Bell sas”.
L’ipotesi di reato è quello di lesioni colpose gravi, con l’aggravante di aver commesso il fatto con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

“La relazione firmata dallo Spisal di Pordenone non lascia spazio a dubbi – sottolinea Luca Infanti, responsabile della sede pordenonese di Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in infortuni sul lavoro a cui si è affidato Masoch – Nelle conclusioni, infatti, si legge che il cantiere risultava con le caratteristiche di “sotto il minimo etico”.

Masoch era dipendente della “La Bell” con la mansione di lattoniere e, nel cantiere era impegnato nelle operazioni di posa di grondaie.
Mentre camminava su un’impalcatura della “GB Costruzioni”, cadde da un’altezza di 6 metri e finì sul piazzale di cemento, riportando un trauma cranico e diverse fratture in tutto il corpo.

Nella relazione dello Spisal di Pordenone viene messo nero su bianco che “il ponteggio perimetrale necessario per la fase dei lavori in corso non era, dunque, realizzato a regola d’arte, non aveva i requisiti di sicurezza e più in generale la situazione riscontrava una scarsa o nessuna osservanza delle precauzioni contro il rischio di infortunio per caduta dall’altro”.

Il giudice, nel frattempo, ha disposto la citazione a giudizio degli imputati all’udienza del 27 gennaio 2023, davanti al Tribunale di Pordenone.

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