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Bussola mercato lavoro – In Veneto nel mese di maggio 2023: continua la crescita + 64.400 posti di lavoro

Il bilancio complessivo del mercato del lavoro dipendente privato in Veneto nei primi cinque mesi del 2023 risulta positivo per +64.400 posti di lavoro; si tratta del migliore per il periodo gennaio-maggio dal 2019 ad oggi. Nel singolo mese di maggio il saldo è stato pari a +20.700 posizioni, in linea con lo stesso periodo di entrambe le annualità precedenti. Anche la domanda di lavoro risulta la più sostenuta dal 2019, con 281.400 assunzioni in crescita del +2% sui primi cinque mesi del 2022. Nel mese di maggio i nuovi ingressi sono stati 60.800, in calo del -5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente in cui il sistema economico e del lavoro regionale registrava performance particolarmente vivaci. Continuano, per contro, a rafforzarsi le trasformazioni a tempo indeterminato (+3%) mentre le cessazioni calano del -7%.

 Nel caso del tempo determinato il bilancio del periodo gennaio-maggio è positivo per +41.100 posizioni di lavoro; in corrispondenza a questa tipologia contrattuale si registra un aumento delle assunzioni del +4% sull’anno prima, ma un calo del -4% in considerazione del solo mese di maggio.
Per quanto riguarda il tempo indeterminato si registra un nuovo rafforzamento delle posizioni di lavoro, +22.100 nei primi cinque mesi dell’anno, di cui +3.500 a maggio, che va ricondotto
soprattutto ai ritmi ancora vivaci delle stabilizzazioni dai contratti a termine (complessivamente 32.700, in crescita del +12% sul 2022). Le assunzioni a tempo Indeterminato sono state invece 57.500 (circa 10.000 a maggio), pressoché in linea con l’anno precedente. In leggero rafforzamento anche le posizioni di lavoro in essere per l’apprendistato che, nonostante un leggero calo delle assunzioni, fa comunque registrare un saldo positivo +1.200 unità.

 Le assunzioni part-time nel periodo gennaio-maggio sono state 84.300 (pari al 30% del totale), in crescita del +6% rispetto all’anno precedente; tale incremento interessa più gli uomini (+7%) che le donne (+5%).

 Con riferimento alle principali componenti socio-anagrafiche, la crescita delle posizioni di lavoro in essere registrata nella prima parte dell’anno risulta interessare, pur in maniera differenziata, i diversi gruppi di lavoratori. Il rafforzamento della domanda di lavoro è più marcato per gli stranieri, +8%, e nel mese di maggio questa componente è l’unica a segnare una situazione di stabilità a fronte della generale flessione delle assunzioni rispetto allo stesso mese del 2022. In crescita anche le assunzioni di giovani (+5%) e dei lavoratori più maturi (+7%).

 La crescita delle posizioni di lavoro nei primi cinque mesi dell’anno si concentra nelle province di Venezia (+30.400 posizioni lavorative, di cui +11.700 nel solo mese di maggio) e Verona (+19.700 posti nel 2023 e + 4.400 nell’ultimo mese). Saldi comunque positivi, ma più contenuti, si registrano anche nelle altre province: +5.700 a Padova, +4.000 a Treviso, +3.800 a Vicenza e +3.000 a Rovigo.
L’unica eccezione è rappresentata da Belluno che presenta un saldo negativo per -2.200 posti di lavoro anche se nel mese di maggio il saldo è positivo per +800 unità. Rispetto all’anno precedente il flusso complessivo delle assunzioni risulta in crescita a Venezia (+12%) e Verona (+4%), ma è in diminuzione in tutte le altre province. Nel mese di maggio, a fronte di saldi positivi in linea con quelli del 2022, si registra una leggera flessione dei reclutamenti in tutte le province.

 Nel periodo gennaio-maggio, a fronte di una sostanziale stabilità rispetto al 2022 delle assunzioni nel settore primario (+1%), si registra una crescita del +6% nei servizi e una flessione del -6% nell’industria. Il traino positivo è rappresentato dal comparto del commercio e turismo (+12%), mentre nel secondario la domanda di lavoro risulta in calo soprattutto tra le altre industrie (-16%), in particolare in quelle della chimico-plastica (-20%) e, per quanto riguarda il metalmeccanico, nel comparto delle macchine elettriche (-20%). Il saldo del periodo è positivo ed in aumento nel settore agricolo e nei principali ambiti del terziario, il che conferma un nuovo rafforzamento dei ritmi di crescita già osservati; è invece positivo ma in calo nel settore industriale, dove si assiste ad un leggero rallentamento delle dinamiche espansive.

 Dal 23 febbraio 2020 alla fine dell’ultimo mese osservato, il saldo occupazionale grezzo del settore privato con riferimento ai tre contratti principali è stato positivo per +115.800 posizioni lavorative.

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