Curiosità

Biocombustibile da olio di semi di soia per le caldaie dell’impianto Cereal Docks a Camisano Vicentino

È stato un successo il test di estrazione di olio di semi di girasole attraverso la produzione di vapore generato da caldaie alimentate con olio vegetale puro, anziché con il tradizionale gas metano, condotto nello stabilimento di Camisano Vicentino di Cereal Docks, azienda italiana leader nella prima trasformazione agro-alimentare per la produzione di ingredienti (farine, oli, lecitine) derivati da semi oleosi e da cereali, destinati ad applicazioni nei settori feed, food, pharma, cosmetic e usi tecnici.

Grazie a bruciatori dual fuel dalle elevate capacità, l’impianto, specializzato nella lavorazione di oli di semi oleosi, ha mantenuto un elevato rendimento (95%), ottenendo poi un risparmio, nel processo di lavorazione, di oltre 47.000 Sm3 (Standard metri cubi) di Metano.

Un risultato, questo, che fa seguito a un investimento di 2 milioni di euro volto a modificare gli impianti di produzione di vapore per consentire l’utilizzo non solo del tradizionale gas metano, ma anche con i derivati dalla lavorazione della soia.

Con circa 1 milione di tonnellate provenienti dall’agricoltura nazionale, l’Italia è infatti il primo produttore europeo di soia non ogm: di questi, circa l’80% trova applicazioni nel settore zootecnico. Una piccola quota invece è rappresentata dalla lecitina di soia, mentre una quota di olio di soia è destinata all’alimentazione zootecnica e, in piccola parte, utilizzata per uso alimentare. L’olio di soia rappresenta dunque un “sottoprodotto strutturale” che permette di combinare sicurezza alimentare e sicurezza energetica.

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