Belluno/Manifesti in città paragonano la Shoah al Green Pass
Non è la prima volta che il mondo No Vax e No Green Pass azzarda funanbolici parallelismi tra la certificazione verde e ciò che dovettero subire gli Ebrei durante il nazismo.
Ai più sono sembrati, appunto, azzardi anche di cattivo gusto.
Stamattinail fenomeno si è ripetuto: a Belluno e a Feltre sono comparsi manifesti che ricordavano la Shoah ed insieme il Green Pass: una stella di David e un codice Qr.
C’era anche delle frasi, insieme alle due immagini e alle date: “Perchè non sia accaduto invano” e “Non dobbiamo essere ipocriti: oggi le discriminazioni sono più attuali che mai”.
“Strumentalizzare la memoria di un martirio epocale che si perpetrò nei lager per protestare contro un vaccino, peraltro non obbligatorio, è una scelta molto triste”.
Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, stigmatizza i volantini fatti circolare a Belluno e Feltre.
“La libertà di espressione e di pensiero è intoccabile, perchè siamo per fortuna in democrazia – aggiunge Zaia – ma ogni dissenso va espresso con civiltà, cosa che in questo episodio è assolutamente mancata”.
“Purtroppo stamattina sembrava che me lo aspettassi quando, per ricordare il Giorno della Memoria, ho scritto sulla mia Pagina Facebook che dobbiamo condannare la vergogna del passato – che ci riporta indietro a pagine della storia tremende contro persone innocenti e perbene – ma anche le azioni vergognose e inammissibili che, ancora oggi, si manifestano”.
L’Assessore regionale alla Specificità Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, interviene a sua volta senza mezzi termini contro l’iniziativa: “La condanno senza se e senza ma; questi volantini riportano parole fuori luogo e totalmente prive di rispetto verso coloro che hanno vissuto veramente l’olocausto: parlo di persone innocenti come bambini e anziani. Affermazioni volgari e inqualificabili, a mio modo di vedere, verso cui provo rabbia mista a una grande tristezza”.