
Il 9 giugno 2022, a mezzanotte e mezza circa, una 52enne di Noale, mentre percorreva un tratto della Provinciale 37 da Salzano a Scorzè alla guida di una Dacia Dokker, si è vista sbucare una lepre da un campo: impossibile frenare, di notte e con la pioggia battente.
L’impatto con l’animale selvatico ha provocato danni al “muso” della macchina, fanali compresi: la povera lepre è rimasta addirittura incastrata sulla griglia del paraurti.
Il conto del carrozziere è stato di 1.337 euro.
La donna, ha dovuto anche smaltire correttamente la carcassa dell’animale.
L’indomani ha denunciato il fatto alla polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese, anche perché la lepre aveva una targhetta identificativa di riconoscimento.
L’automobilista, di fronte ad un caso singolare e complesso, per essere risarcita si è rivolta a Studio3A-Valore S.p.A.
Dagli accertamenti compiuti dallo studio è emerso che la lepre in questione “apparteneva al lotto rilasciato dall’Ambito Territoriale di Caccia numero 3, nel territorio di competenza, in occasione delle attività autorizzate dalla Regione Veneto”
Di qui, dunque, la circostanziata richiesta danni che è stata presentata alla Regione del Veneto con tutta la documentazione prevista.
La società incaricata dall’Amministrazione regionale per la gestione dei sinistri, nonostante i ripetuti solleciti, continua a negare qualsiasi profilo di responsabilità sull’evento.
Chiaro l’obiettivo di “scoraggiare” la controparte, non fosse che per una questione di principio, l’automobilista e Studio3A sono decisi ad andare fino in fondo, anche per le vie legali se necessario.