
Lo scarso innevamento osservato in questi giorni nella conca ampezzana è dovuto alle forti precipitazioni sciroccali avvenute tra il 30 novembre e l’1 dicembre, episodio che ha portato molta pioggia fino a quote insolite per il periodo: nella serata del 30 novembre ha piovuto abbondantemente fino a 2500-2600 metri che ha portato alla fusione del manto alle quote più basse.
Però, analizzando i dati, si può osservare che a 2000 metri, il deficit della sommatoria di neve a metà dicembre è del 20% inferiore alla media, con apporti medi di 130-160 centimetri da inizio ottobre fino ad oggi.
Situazioni assai più problematiche si sono verificate nel 1988 e 1989 e più recentemente nel 2015 e 2016 quando la neve risultava quasi del tutto assente in quota.
Per quanto riguarda le previsioni della neve per i prossimi giorni, i modelli indicano un calo termico con un lieve cambiamento del tempo per il transito di due fronti inseriti in un flusso nord-occidentale, il primo non apporterà precipitazioni mentre il secondo dovrebbe provocare un lieve peggioramento del tempo sulle Dolomiti tra la tarda serata di giovedì e buona parte della giornata di venerdì.
Si tratterà di un episodio non particolarmente rilevante nelle valli, in quanto sarà associato a una situazione di favonio, mentre si potrà avere da 5 a 10 centimetri di neve ventata in alta quota (dai 2000 metri in su) e qualche centimetro in più sui rilievi dolomitici più settentrionali. Tale episodio si esaurirà nelle prime ore di sabato.
Per quanto riguarda il caldo di questi giorni, senza andare molto indietro, l’anno scorso ci attestavamo su valori analoghi anche più elevati in quota. Il 20 dicembre 2022, lo zero termico era a 3634 metri contro i 3451 metri di lunedi 20 dicembre 2023.
Il 23 dicembre 2015 lo zero termico era salito addirittura a 3836 metri. Senza enfatizzare la situazione, si può dire che in questi giorni stiamo vivendo un’anomalia termica se paragonata alla media, ma non del tutto eccezionale se si guarda al recente passato.
Lo stesso per la neve se si considera che il deficit è del 20% da inizio stagione.
Per concludere l’anno scorso alla vigilia di natale c’erano 10°C a Cortina d’Ampezzo, tra il 26 e il 29 dicembre 2015, le temperature oscillavano tra 10 e 12°C e il 26 Dicembre 2016, addirittura 15.4°C, cioè n grado più di quel che è stato misurato martedì 19/12.
Infine all’inizio dell’inverno del 2015 e 2016 la neve era del tutto assente a Cortina e a differenza di quest’anno, lo era anche in quota.