Apre e chiude aziende dimenticandosi di pagare tasse ed Iva: confiscato mezzo milione di euro
Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo hanno eseguito esecuzione al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, di 503.711,64 euro, nei confronti di un imprenditore di origini cinese.
L’attività, condotta sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Rovigo, dott. Francesco D’Abrosca, costituisce l’epilogo dell’operazione denominata GHOST YELLOW che ha portato alla denuncia di due imprenditori cinesi, di cui uno titolare di una ditta operante nel Comune di Occhiobello e il secondo amministratore di fatto di diversi empori, per reati di natura fiscale.
Il provvedimento arriva dopo indagini bancarie e perquisizioni personali e locali che hanno portato alla luce attività imprenditoriali intestate a un prestanome sul quale far ricadere le responsabilità di carattere amministrativo e penale, ma di fatto riconducibili a un altro soggetto.
Attività che cessavano senza adempiere agli obblighi fiscali di legge e lasciando un elevato debito per imposte non versate.
A queste subentravano poi negli stessi locali altre aziende formalmente intestate a soggetti diversi pur proseguendo di fatto nella stessa attività.
Le Fiamme Gialle hanno ricostruito il giro d’affari delle imprese coinvolte, conteggiando Imposte Dirette evase per 487.293,52 euro e, conseguente, I.V.A. dovuta per 184.644,38 euro.
Da qui la richiesta, a garanzia dei crediti erariali, del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente.
Sono stati dunque sequestrati 2 conti correnti bancari e altrettanti conti correnti postali, oltre all’intero capitale sociale di una S.r.l. semplificata che era nella disponibilità di uno degli indagati.